Muraca: “Perché l’Asp di Reggio ha scelto di investire 160mila euro per l’utilizzo di un software per la cartella diabetologica informatizzata realizzato da un’azienda privata delle Marche?”
Mar 28, 2025 - redazione
La digitalizzazione della sanità, uno strumento fondamentale per modernizzare e rendere più efficienti i servizi, deve essere affrontata con la dovuta attenzione e cautela. Il consigliere regionale del Partito Democratico Giovanni Muraca solleva alcune importanti criticità riguardo alla recente accelerazione della digitalizzazione nel settore sanitario della Calabria, con particolare riferimento al progetto di cartella clinica informatizzata per il settore diabetologico dell’Asp di Reggio Calabria.
“La digitalizzazione è una grande opportunità, ma non può essere realizzata in fretta e senza considerare le reali necessità delle strutture e dei pazienti”, afferma Muraca. “Il rischio di complicare il lavoro degli operatori sanitari e di creare disagi ai pazienti è concreto se non si procede con la giusta pianificazione”.
L’Asp di Reggio Calabria ha deciso di investire oltre 160.000 euro per ottenere l’utilizzo, per tre anni, di un software creato da una società privata delle Marche per la cartella diabetologica informatizzata. Tuttavia, Muraca solleva preoccupazioni sul fatto che questo progetto sia stato implementato in un contesto di ristrutturazione e ammodernamento dei Poliambulatori, con strutture che sono già sotto stress per il trasferimento del personale e l’affollamento.
“In un periodo di riorganizzazione delle strutture, come il Polo Sanitario di via Willermin e altri, la fretta di implementare un sistema digitale rischia di aggravare ulteriormente la situazione. I tempi di visita si allungano e la qualità dell’assistenza potrebbe peggiorare”, aggiunge Muraca.
Un’altra osservazione critica riguarda la disparità nelle risorse messe a disposizione per i professionisti diabetologi. “Perché solo alcuni professionisti possono contare su personale infermieristico di supporto? Le risorse informatiche sono sufficientemente distribuite in tutte le strutture? E le reti internet, che dovranno supportare il sistema, sono davvero adeguate?”.
Muraca mette inoltre in evidenza l’esclusione di altre figure professionali coinvolte nel trattamento delle malattie cardiovascolari, come cardiologi ed endocrinologi, dalla digitalizzazione del programma. “Un vero sistema integrato di cura non può prescindere dalla collaborazione tra tutte le figure coinvolte”, osserva il consigliere.
Infine, Muraca solleva dubbi sulla gestione dei dati sensibili, in particolare sul consenso informato dei pazienti e le garanzie sulla corretta conservazione delle informazioni. “In un settore così delicato, è fondamentale che le persone con diabete siano coinvolte attivamente e che siano tutelati i loro diritti alla privacy. L’investimento in innovazione deve essere accompagnato da una gestione trasparente e condivisa. Il nostro compito è garantire che le risorse siano impiegate per migliorare realmente il servizio sanitario, senza creare disagi ai cittadini e agli operatori”, conclude Giovanni Muraca.