In Calabria 89 treni su 100 sono puntuali mentre uno su cento risulta cancellato. Il dato emerge dalla fotografia delle corse ferroviarie regionali gestite da Trenitalia scattata sulla rete regionale dall’azienda nel corso dei primi 10 mesi del 2017.
“La puntualità reale, che include i soli treni arrivati entro i 5 minuti dall’orario previsto – è detto in una nota di Trenitalia – è dell’88,7%, l’indice di regolarità, che misura le corse effettuate rispetto alle programmate, è del 98,4%. Il bilancio dei primi dieci mesi del 2017 tiene conto del volume di servizi prodotti, pari a poco meno di 48mila corse effettuate in Calabria, percorrendo complessivamente 5 milioni e 38.984 chilometri con oltre 5 milioni di passeggeri saliti a bordo”.
FEDERICA DIENI (M5S)
«La realtà tratteggiata da Trenitalia è soltanto una utopia, un luogo che non esiste se non nella mente di chi pensa di nascondere i problemi delle ferrovie calabresi dietro comunicati stampa tanto entusiastici quanto scollegati dalla verità delle cose». È quanto afferma la deputata del Movimento 5 Stelle Federica Dieni.
«Trenitalia – aggiunge la parlamentare – ha reso noti i dati dei primi mesi del 2017 senza minimamente accennare alle tante e ataviche criticità che riguardano il trasporto su rotaia in Calabria. Va bene che “89 treni su 100 sono puntuali”, va bene anche che “il 98% delle corse programmate” è stato effettuato e che il giudizio dei clienti “migliora”, ma non bisognerebbe dimenticare – anzi, sarebbe opportuno rammentarlo ogniqualvolta si parla di trasporti in questa regione – che in Calabria, forse uno dei pochi casi europei, esiste ancora una linea dove sono operative littorine anteguerra; quella stessa linea jonica interessata oggi da lavori di ammodernamento dopo più di un secolo di colpevole abbandono».
«E che dire poi – continua Dieni – delle differenze che intercorrono tra un cittadino calabrese e uno lombardo? Un caso su tutti: l’alta velocità, a queste latitudini, è ancora semplicemente un pensiero su carta, e chissà se sarà mai realizzata. Senza contare, inoltre, la scarsità di materiale rotabile a disposizione, che riduce le corse al minimo indispensabile e blocca l’accessibilità di intere aree della regione. I vertici di Trenitalia, dunque, per essere credibili, avrebbero dovuto dire: “Ci sono pochi treni in circolazione, ma quei pochi sono tutti puntuali”».
«Ironia a parte – conclude la deputata 5 Stelle –, è forse il caso di ricordare a Trenitalia, e con essa alla Regione e al governo, le responsabilità di fronte ai cittadini calabresi. Per il momento, la situazione dei trasporti su ferro in questa regione è disastrosa, altro che dichiarazioni entusiastiche. Si lavori per migliorare i servizi su tutte le tratte, si aumenti il numero di treni e si faccia qualcosa di concreto per dotare la Calabria di un’Alta velocità a basso impatto ambientale. Solo allora potremo accettare la rivendicazione di meriti da parte di una compagnia che, finora, ha assottigliato il diritto alla mobilità dei cittadini anziché incrementarlo».