Nicola Gratteri rinuncia alla corsa per guidare la Procura di Milano. E’ quanto emerge da un articolo pubblicato da La Repubblica. Il nome del magistrato non compare, infatti, nella lista dei candidati, dopo la chiusura del bando di concorso per il posto di procuratore della Repubblica di Milano. Fuori dai papabili appare, anche, Giovanni Melillo, considerato da tempo tra i candidati sicuri.
Si legge che “la suspense è finita per i candidati al vertice dell’ufficio giudiziario. Al Csm è già pronto l’elenco che andrà alla quinta commissione (quella deputata a esprimersi in prima battuta sulla scelta del nuovo capo della Procura, ndr). E tra i nomi non c’è quello dell’attuale procuratore di Catanzaro. E non c’è neppure quello del capo della procura di Napoli Gianni Melillo che pure aveva corso per quel posto nel 2016 – ma poi rinunciando – quando fu scelto Francesco Greco”.
Mentre il Fatto Quotidiano scrive, oltre all’assenza di Nicola Gratteri e di Melillo, ma che si potrebbero trovare insieme ad ambire “all’inizio dell’anno prossimo, quello di procuratore nazionale antimafia, dato che anche Federico Cafiero de Raho andrà in pensione”.