“Continuando con questo trend, la Calabria finirà davvero sul binario morto. Dopo il disimpegno dei Fondi per l’agricoltura, la Regione, contrariamente a quanto sta avvenendo in altre realtà, rischia di vedere sfumati anche i finanziamenti comunitari destinati ai professionisti”.
Lo afferma in una nota il capogruppo di Forza Italia, Alessandro Nicolò.
“Non solo le regioni del nord, ma anche Puglia e Sardegna, tanto per fare un esempio – prosegue Nicolò – stanno lavorando ai bandi dell’Agenda 2014-2020 a sostegno dell’avvio di attività professionali, misure per l’accesso al credito, contributi per l’acquisto di attrezzature high-tech, aiuti per inserire praticanti negli studi, incentivi per il coworking e la formazione continua attingendo al Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale). Sul piatto ci sono 31,1 miliardi di euro di risorse Ue assegnate al nostro Paese a cui si aggiunge la quota di cofinanziamento nazionale di circa 20 miliardi di euro. Risorse che saranno potenzialmente accessibili, oltre che alle piccole e medie imprese, ad una potenziale platea di oltre 3 milioni di professionisti. E’ dunque necessario che la nostra Regione si attivi per stimolare il mondo dei professionisti calabrese ad elaborare progetti meritevoli di finanziamento con un lavoro sinergico capace di produrre l’elaborazione di bandi di qualità per accedere alle risorse comunitarie. I Fondi europei, nazionali e regionali – sottolinea ancora Alessandro Nicolò – possono essere la risposta ad una serie di problematiche che un mercato del lavoro sempre più internazionalizzato sta ponendo soprattutto ai liberi professionisti. La crisi di questi anni ha colpito tutte le categorie producendo non solo un calo dei redditi significativo ma una chiara impossibilità per gli studi professionali ad avviarsi verso l’innovazione che l’evoluzione delle tecnologie impone. Formazione continua , innovazione, ampliamento degli studi professionali – afferma ancora il capogruppo di Forza Italia – sono tutti aspetti che trovano evidenza negli indirizzi dei bandi europei e regionali (oltre Puglia e Sardegna, sono già operative Lombardia, Toscana, Veneto, Marche, Lazio, Friuli, Piemonte ed Emilia–Romagna). E’ chiaro che la mancanza di una forte interlocuzione tra la Regione e i rappresentanti delle professioni costituirà obiettivamente un grave handicap all’acceso ai Fondi comunitari. Da qui, si rende necessario approfondire gli ambiti degli stessi bandi, a cui far seguire un efficace business plan. Certamente la partita è ancora in fase embrionale – continua Alessandro Nicolò – ma a tutt’oggi non sembrano giungere segnali rassicuranti in Calabria da chi ha il dovere di tracciare il percorso politico-amministrativo per aprire quella tanto auspicata fase nuova che, alla luce dei continui litigi nel centrosinistra, sta diventando un miraggio. Mercoledì 23 marzo – conclude Alessandro Nicolò – si terrà a Roma una riunione della Commissione Affari europei della Conferenza delle Regioni. In quella sede saranno discusse le procedure per non perdere questa ulteriore possibilità di sviluppo, un’occasione affinchè rappresentanti delle professioni e Regioni non disperdano tempo ed energie, di modo che l’imponente massa critica delle risorse possa davvero sviluppare energie di rete tali da incidere sull’assetto degli studi professionali disposti a giocare la sfida sui contenuti della consulenza e delle prestazioni offerte, affinchè le chance non restino solo sulla carta”.
TALLINI
“Perché la Calabria non compare tra le Regioni pronte con i bandi per i fondi europei ai professionisti? Non vorremmo che a furia di programmare proclami ci si distraesse da questioni molto serie e finalizzate a sostenere professionisti e ‘partite Iva’ attraverso il finanziamento di tirocini, coworking e formazione. In una regione come la nostra – afferma il consigliere regionale dell’opposizione Mimmo Tallini – in cui il lavoro tradizionale arretra paurosamente e ai nostri giovani è negato il futuro, l’azione di sostegno ai professionisti e a tutto ciò che gravita nel mondo delle partite iva è di centrale rilevanza. Sarebbe un errore non recuperare, su questi aspetti specifici, il tempo perduto e aggiungere la Calabria tra le nove Regioni che, in modo lungimirante, hanno già attivato il meccanismo in ossequio alle previsioni della legge di Stabilità nell’ambito della programmazione comunitaria 20142020”.
Spiega Tallini: “Alcune Regioni hanno attivato il Fondo socialeeuropeo e lasciano intendere che, su questa partita,sarà decisivo il Fondo europeo di sviluppo regionale; altre hanno in mente di finanziare nuove iniziative professionali e progettuali, altre ancora pensano di più all’accesso al creditoe agli investimenti. E in Calabria? Quali strumenti intende mettere in campo e per quali obiettivi intende agire il governo della Regione? Sia che si voglia agevolare l’inserimento dei praticanti in studio, puntare sulla formazione permanente o favorire l’acquisto diattrezzature high tech, ciò che non può accadere è l’immobilismo della Regione anche su questo fronte. Un immobilismo – sottolinea Tallini – che seguiterebbe a vederci ultime tra le Regioni che sanno utilizzare bene le risorse comunitarie specie su segmenti lavorativi a forte componente innovativa, e che arrecherebbeun danno enorme alle migliaia di giovani professionisti e di partite iva che tuttavia, pur essendo difficile il contesto in cui agiscono, costituiscono un mondo in gran fermento a cui prestare la massima attenzione”.
Tallini valuta “positivamente lo sforzo che si sta compiendo per dare delle linee guida operative a livello centrale, visto che perutilizzare risorse comunitarie cospicue cui si aggiungono le risorse del cofinanziamento nazionale, le Regioni si stanno muovendo (o non muovendo) ciascuna secondo propri criteri”.
Infine, il consigliere regionale propone che “in Calabria si istituisca un punto di informazione-formazione presso la Regione (magari di concerto con gli Ordini professionali o con gli altri soggetti che in un modo o nell’altro hanno ruolo) per tutti i professionisti interessati, dato che per accedere ai fondi comunitari occorre essere messi nelle condizioni di elaborare progettazioni ben congegnate ed avere competenze specialistiche”.