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Nino Foti scrive una lettera al presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta

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L’onorevole chiede a Letta di guardare “con occhi benevoli ed affettuosi la Calabria”, facendola uscire “definitivamente dall’isolamento in cui si trova intervenendo in modo autorevole su ferrovie, aeroporti, porti e soprattutto sugli eterni cantieri dell’A3 Salerno – Reggio Calabria”

Nino Foti scrive una lettera al presidente del Consiglio dei ministri Enrico Letta

L’onorevole chiede a Letta di guardare “con occhi benevoli ed affettuosi la Calabria”, facendola uscire “definitivamente dall’isolamento in cui si trova intervenendo in modo autorevole su ferrovie, aeroporti, porti e soprattutto sugli eterni cantieri dell’A3 Salerno – Reggio Calabria”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

Alla c.a. On. Enrico Letta
Presidente del Consiglio dei Ministri

 

Caro Presidente,
gli spari di Palazzo Chigi hanno insanguinato il giorno del giuramento del Suo Governo e la
Calabria è purtroppo tristemente balzata in negativo agli onori della cronaca, così come
davanti ai Suoi occhi. Quello che però mi permetto di chiederLe è di guardare con occhi
benevoli ed affettuosi la Calabria.
La disperazione e la rassegnazione dei calabresi sono mali da curare, e per ridare la speranza e
la motivazione ai cittadini Calabresi credo che sia assolutamente necessario fornire risposte
concrete sui temi fondamentali per lo sviluppo della Regione. Uno su tutti fare definitivamente
uscire la Calabria dall’isolamento in cui si trova intervenendo in modo autorevole su ferrovie,
aeroporti, porti e soprattutto sugli eterni cantieri dell’A3 Salerno – Reggio Calabria.
Ormai da anni mi ritrovo impegnato, ad ogni cambio di Governo, nell’intervenire anche a
mezzo stampa per esprimere un disagio che credo sia davvero comune a tutti i calabresi, anche
se quella dei lavori “infiniti” di ammodernamento dell’A3 non è una vergogna solo
meridionale bensì tutta italiana.
Per i più probabilmente non c’è nemmeno più la forza o la volontà di indignarsi, c’è spazio
solo per la rassegnazione. Certamente, non per il sottoscritto che non ha mai creduto alle bugie
del Presidente Ciucci e alle promesse vane dei vertici Regionali.
“L’A3 sarà pronta nel 2013” oppure “Entro fine luglio sarà pronta una tratta e per il dicembre
di quest’anno la Salerno-Reggio Calabria sarà ultimata” e ancora “paghiamo con 18 anni di
ritardo un atteggiamento di rassegnazione tipico della Regione, quando invece se fosse
successo in Lombardia con la Bergamo-Milano sarebbero scesi in piazza pendolari e
associazioni”. Ecco, Presidente, come i diretti responsabili hanno nel tempo raccontato
l’evolversi della situazione.
Quante bugie, quanta arroganza sulla pelle dei calabresi. L’autostrada A3 infatti non potrà
essere terminata quest’anno, considerato che alla data in cui Le scrivo ancora mancano da appaltare, come pubblicato dallo stesso sito dell’Anas, i seguenti lotti: Cosenza Sud – Altilia
Grimaldi (2 maxi lotti); Sibari – Frascineto; Pizzo Calabro – San Onofrio.
Se pure tali lotti venissero appaltati oggi occorrerebbero almeno altri cinque anni di lavori per
terminarli.
Quello che invece tutti i calabresi dovrebbero chiedere a chi di dovere piuttosto è che fine
hanno fatto i soldi risparmiati grazie alla variante relativa al maxi lotto Scilla – Reggio
Calabria che di fatto si è fermato a Campo Calabro.
E poi, senza andare troppo lontano, quanto tempo occorrerà per appaltare e completare i lavori
relativi allo svincolo di Bagnara visto che l’Anas conferma, anche in questo caso, la necessità
di almeno ulteriori 5 anni o ancora perché ostinarsi a dismettere il vecchio tracciato tra
Bagnara e Scilla, che potrebbe rappresentare una valida alternativa in caso di emergenza e
anche un’importante arteria di penetrazione “Mare – Monti”, oltre che valorizzare un centro
strategico per il turismo del nostro territorio provinciale come Gambarie d’Aspromonte.
Mi perdoni Presidente, un’ulteriore particolare riflessione sui lavori di ammodernamento e di
realizzazione del nuovo tracciato della Ex S.S.J. 106, quella che già oggi viene riclassificata
come E90. Il cronoprogramma stabilito per la realizzazione di questa importantissima
infrastruttura infatti lascia intendere un ipotetico avanzare dei lavori a macchia di leopardo. Ci
sono circa 30 km da Sibari a Roseto appaltati, relativi al nuovo tracciato, ma i lavori sono
fermi, immobili, i cantieri ancora chiusi e forse inizieranno il prossimo anno, mentre la parte
di Calabria che comprende tutta la Sibaritide fino a Catanzaro Lido, ad oggi, nel 2013, si
presenta ancora senza autostrada. Sembrerebbe quasi che in tutto questo non ci sia una logica.
Sono questi alcuni primi interrogativi che sento il dovere di porLe, con l’invito ad essere
molto accorto e a non lasciarsi stregare dal canto delle sirene di chi sostiene che i lavori
sull’A3 procedono bene.
Non è così, Presidente, e se ne accorgeranno presto anche molti altri italiani, non solo
calabresi o siciliani, quando si ritroveranno oggi come nel 1960 ancora una volta incolonnati
su file chilometriche sotto il solleone d’Agosto.
Certo di averLe fatto cosa gradita e fiducioso di un suo cortese riscontro, La saluto
cordialmente.
On. Nino Foti