Per vie informali abbiamo ricevuto il nuovo documento della Giunta Capitolina sul nuovo regolamento dei
contratti, regolamento che nell’ultimo tavolo tecnico congiunto con l’Assessore Sabella e il Direttore
Palazzesi si era convenuto di sottoporre al confronto con le parti sociali prima di portarlo in Giunta.
Così non è stato e riteniamo questo gesto di una gravità inaudita per come l’Assesore Sabella ha proceduto
nella scrittura di questo testo, nella totale mancanza di confronto con tutte le parti sociali coinvolte.
Questa delibera non è il frutto di un percorso condiviso per la definizione delle regole e degli affidamenti
dei servizi e dei beni relativi all’area socio-assistenziale-educativa e lavorativa ma denota solo l’arroganza di
una giunta autoreferenziale.
La proposta di delibera, appare assolutamente priva di riferimenti all’impianto legislativo vigente di settore,
al rispetto delle normative contrattuali e al codice nazionale degli appalti promuovendo solo il primato
della concorrenza e libero mercato in un settore delicato e importante come quello del welfare locale a
discapito del lavoro e dei servizi sociali, penalizzando tutto il terzo settore sia sotto l’aspetto occupazionale
e sia per la qualità dei servizi.
L’Assessore Sabella tradendo quanto proposto nel tavolo tecnico sulla cooperazione avviato con
l’amministrazione a giugno scorso ha prodotto unilateralmente una delibera che a nostro avviso è da
ritirare immediatamente riaprendo contestualmente il confronto dove avevamo più volte ribadito che la
funzione del Terzo Settore non è la semplice e ordinaria gestione della mano d’opera e fornitura di beni e
prestazioni.
Avevamo condiviso che la maggiore attribuzione di peso al ribasso nello svolgimento delle gare per i servizi
sociali, i cui contenuti sono essenzialmente determinati dalla forza lavoro, ci allarmava rispetto alla
possibilità effettiva degli organismi affidatari, di rispettare il dettato di legge relativo all’incomprimibilità dei
costi lavoro ma così non è stato.
La totale assenza nella delibera di riferimenti alle clausole sociali di assorbimento del personale sui servizi
anche in considerazione della necessità di assicurare la continuità socio educativa assistenziale a
salvaguardia degli utenti e degli operatori nella consapevolezza che il welfare nella città di Roma si
costruisce solo attraverso percorsi partecipati.
Ribadiamo la netta contrarietà da parte di FP CGIL – CISL FP – UIL FPL Roma e Lazio alla proposta di
delibera, preannunciando sin d’ora che metteremo in campo tutte le iniziative possibili per contrastare la
deriva che tenta di cancellare il lavoro sociale a Roma.