“Occorre tutelare le strutture socio assistenziali che svolgono un ruolo di straordinaria rilevanza sul territorio regionale”. Lo afferma il consigliere regionale Mario Magno che annuncia l’immediata presentazione di un’interrogazione a Palazzo Campanella per sapere “quali azioni il Presidente e l’Assessore alle Politiche sociali della Giunta regionale intendano intraprendere per non compromettere l’attività e favorire il trasferimento delle necessarie risorse finanziarie alle strutture socio assistenziali”.
“E’ vero che la Regione Calabria – osserva Magno – ha autorizzato il trasferimento delle risorse ai Comuni per il mantenimento delle strutture socio assistenziali, però gli stessi Enti comunali non sono pronti a recepirle in quanto non dispongono del cosiddetto ‘Ufficio del Piano’ e, quindi, di conseguenza non hanno la possibilità di emettere fattura”. “In sostanza – secondo il consigliere Magno il passaggio delle deleghe dalla Regione ai Comuni non consente l’immediato utilizzo di 33 milioni erogati a favore delle strutture socio assistenziali”.
“A causa dell’impossibilità dei Comuni di recepire le risorse finanziarie erogate dalla Regione – prosegue il consigliere regionale – non è immaginabile sapere quando tali somme potranno essere utilizzate dalle strutture socio assistenziali per il pagamento degli stipendi dei lavoratori e per il normale espletamento del servizio all’utenza”.
“Tali difficoltà, come sottolineato dal presidente del Forum del terzo settore, Giuseppe Apostoliti, potrebbero compromettere – precisa Magno – l’attività delle strutture socio assistenziali le quali rischiano di perdere assistiti in quanto, con le nuove norme, non sono le associazioni a collocare le persone bisognose nei vari centri ma è l’utenza a scegliere i luoghi che ritiene più idonei a soddisfare le proprie esigenze”.
“Il danno sarebbe incalcolabile, in quanto – sottolinea – le strutture socio assistenziali autorizzate e accreditate dalla Regione Calabria gestiscono case di riposo e comunità di alloggio per anziani, centri di accoglienza per minori e per la disabilità, comunità specialistiche per minori con disagio, centri per donne in difficoltà con figli minori, anziani e minori in genere”.
“Mi auguro che si intervenga tempestivamente – conclude Mario Magno – per mettere nelle condizioni le strutture socio assistenziali di svolgere il loro compito, proprio in un settore in cui l’emergenza sociale è particolarmente avvertita dalla collettività”.