Operazione antibracconaggio all’interno del Parco nazionale d’Aspromonte, fermate 3 persone
Mar 19, 2014 - redazione
Il Corpo forestale dello Stato di Oppido Mamertina ha rinvenuto numerose reti e con l’ausilio del telerilevamento, utilizzato per la prima volta in questa attività e dopo ore di appostamento, ha sorpreso tre persone intente a catturare fringuelli
Operazione antibracconaggio all’interno del Parco nazionale d’Aspromonte, fermate 3 persone
Il Corpo forestale dello Stato di Oppido Mamertina ha rinvenuto numerose reti e con l’ausilio del telerilevamento, utilizzato per la prima volta in questa attività e dopo ore di appostamento, ha sorpreso tre persone intente a catturare fringuelli
Oppido Mamertina – Un’operazione Antibracconaggio durata diversi giorni è stata conclusa positivamente dagli Uomini del Corpo Forestale dello Stato di Oppido Mamertina all’interno del Parco Nazionale d’Aspromonte. L’operazione denominata “Fringillidi” si è concentrata nel comune di Oppido Mamertina nelle località “Palazzo, Piani di Mastrogianni, Piani di Tavola e Due Mari”. Il personale operante ha rinvenuto numerose reti e con l’ausilio del telerilevamento, utilizzato per la prima volta in questa attività e dopo ore di appostamento, è stato possibile sorprendere tre persone intente a catturare i fringuelli: D.G. residente nella frazione Piminoro, S.R. residente nella frazione Messignadi e M.N. anch’esso residente nella frazione Piminoro. Gli stessi sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per il reato di uccellaggione, previsto e punito dall’art. 30 della legge 157 del 1992. Ai bracconieri sono state sequestrate le reti e un numero elevato di fringuelli morti, che sono stati distrutti. Come previsto dal comma 6 dell’art. 32 dalla legge quadro sulla caccia è stata data comunicazione all’Autorità di Pubblica Sicurezza per la revoca del porto d’armi.
L’antica pratica dell’uccellaggione effettuata in queste zone è un fenomeno molto diffuso che consiste nel catturare i fringuelli con una rete posta in un corridoio, realizzato lungo un bosco di leccio, dove vengono tagliate delle piante per occultare la rete e poter catturare i volatili al passaggio. Il personale Corpo Forestale dello Stato, al fine di debellare il fenomeno , oltre all’utilizzo di strumentazione di Remote-Sensing-Telerilevamento-GPS è costantemente impegnato in un’ attività info-investigativa tesa ad accertare se la cattura dei fringuelli venga effettuata per il fruttuoso commercio con il nord Italia, dove i piccoli volatili costituiscono la base per il piatto “polenta e osei” che a tutt’oggi viene frequentemente consumato. Inoltre durante l’operazione nella località Carmelia di Delianuova sono state rinvenute, occultate in mezzo alla vegetazione, due tagliole di grosse dimensioni utilizzate presumibilmente per catturare un lupo presente in quella zona aspromontana, reo, da informazioni raccolte in zona, di aver sgozzato alcuni capi di ovini.