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Operazione “Basso profilo”, arrestato il segretario Udc e assessore regionale Francesco Talarico

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In attesa della conferenza stampa, si apprende da indiscrezioni che nella maxi operazione denominata «Basso profilo» della procura di Catanzaro guidata da Nicola Gratteri contro la ‘Ndrangheta. Tra i primi arresti c’è quello del segretario regionale dell’Udc Francesco Talarico ed assessore regionale al bilancio che va ai domiciliari.
Tra gli indagati invece c’è anche il segretario nazionale dell’Udc, Lorenzo Cesa.
L’operazione va a colpire quelli che sono ritenuti essere i principali esponenti delle ‘ndrine di Isola Capo Rizzuto e Cutro, come Bonaventura Aracri, Arena e Grande Aracri, nonché imprenditori ed esponenti della pubblica amministrazione e della politica regionale. Oltre alle misure cautelari, la Procura della Repubblica di Catanzaro ha disposto il sequestro di beni immobili, auto, conti correnti bancari e postali, compendi aziendali, per un valore definito «ingente».
C’è stato un “patto di scambio” con Francesco Talarico, assessore regionale al Bilancio finito agli arresti domiciliari, consistente nella promessa di “entrature” per l’ottenimento di appalti per la fornitura di prodotti antinfortunistici erogati dalla sua impresa e banditi da enti pubblici economici e società in house, «attraverso – scrivono gli inquirenti -la mediazione dell’europarlamentare Lorenzo Cesa in cambio della promessa di un “pacchetto” di voti».
La dichiarazione di Lorenzo Cesa, “Ho ricevuto un avviso di garanzia su fatti risalenti al 2017. Mi ritengo totalmente estraneo, chiederò attraverso i miei legali di essere ascoltato quanto prima dalla procura competente. Come sempre ho piena e totale fiducia nell’operato della magistratura. E data la particolare fase in cui vive il nostro Paese rassegno le mie dimissioni da segretario nazionale come effetto immediato”.