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Operazione “Propaggine”, il Tribunale della Libertà scarcera Domenico Alavro

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Era stato arrestato il 10.05.22, nell’ambito dell’operazione Propaggine (condotta dalla DDA Rc), quale
partecipe dell’omonimo sodalizio di stampo mafioso, operante in Cosoleto e territori limitrofi (con ulteriori
articolazione territoriale in Roma).-
Il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria, adito in sede di riesame, aveva confermato, con ordinanza nr.
453/2022 la custodia in carcere.-
Con sentenza nr. 9852/2023 (udienza 20.12.22; depositata l’08.03.23) la Corte Suprema di Cassazione, Sesta
Sezione Penale, in accoglimento del ricorso dei difensori di fiducia (avv. Annamaria Domanico, del Foro di
Cosenza, e Domenico Licastro, del Foro di Palmi; quest’ultmo sostituito, dinanzi la Suprema Corte, dall’avv.
Carlo Monaco, del Foro di Cosenza), aveva disposto l’annullamento con rinvio, rilevando l’insufficienza degli
elemento a carico (una mera conversazione tra terzi, nella quale facevano riferimento ad una presunta dote
di ‘ndrangheta conferita all’Alvaro), ed invitando il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria ad una diversa e
più approfondita valutazione delle risultanze investigative (con ricerca – nell’alveo dell’insegnamento offerto
dalla nota sentenza emessa dalla Sezioni Unite nr. 36958/2021, ricorrente Modafferi – di elementi ulteriori e
diversi dal mero possesso della “dote”, che concretizzassero la presunta partecipazione al sodalizio mafioso)
[cfr. sentenza allegata].-
In data odierna il Tribunale della Libertà di Reggio Calabria, all’esito dell’udienza del 28.03.23, accogliendo
integralmente le richieste difensive, scarcera, dopo quasi un anno di custodia cautelare, Alvaro Domenico cl.
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