Operazione “Romeo & Giulietta” in Calabria, ripristinata la misura cautelare in carcere a un 55enne
Feb 07, 2025 - redazione
Nel corso della mattinata odierna, a Cosenza, i Carabinieri dell’Aliquota Operativa della Compagnia di Rende hanno notificato un provvedimento di ripristino della misura della custodia cautelare in carcere – in precedenza annullata – a M.S., muratore 55enne di Cosenza, già detenuto per altra causa presso la casa circondariale “S. Cosmai” ed ampiamente noto alle Forze dell’Ordine per i numerosi precedenti penali a proprio carico.
In data 06 novembre 2023 il predetto, che anche allora si trovava in carcere dal precedente mese di luglio in virtù di un altro provvedimento cautelare, era stato originariamente colpito dall’ordinanza di applicazione emessa dal G.I.P. di Cosenza, su richiesta della locale Procura, nell’ambito nell’operazione denominata “Romeo & Giulietta”; l’indagine, costola di una più ampia manovra investigativa condotta dai militari dell’Arma rendese, aveva permesso la ricostruzione di plurime condotte di spaccio di sostanze stupefacenti (cocaina e marijuana), poste in essere a Cosenza e Castrolibero tra febbraio 2020 e maggio 2021 da ben otto individui, tutti successivamente rinviati a giudizio.
Invero, il provvedimento eseguito in data odierna pone fine ad un articolato quanto interessante contenzioso tecnico-giuridico che, a seguito della definitiva pronuncia della Corte di Cassazione, ha decretato la validità del costrutto prospettato dall’Ufficio della Procura bruzia e posto alla base della primogenia ordinanza coercitiva.
Più in particolare, pochi giorni dopo l’esecuzione dell’originaria misura cautelare dell’operazione “Romeo & Giulietta”, il G.I.P. emittente ne aveva dichiarato la perdita di efficacia in virtù della c.d. “contestazione a catena” e della retrodatazione dei termini delle indagini preliminari, poiché l’indagato era stato già ristretto – per condotte analoghe – da un altro provvedimento cautelare emesso in data successiva a quelle oggetto di contestazione; tale decisione veniva confermata anche dal Tribunale delle Libertà di Catanzaro, successivamente adito in appello dall’Ufficio di Procura.
A seguito di ricorso per Cassazione, la Suprema Corte ha invece validato la diversa tesi di legittimità prospettata dall’A.G. requirente, la quale – in sintesi – ha dimostrato come i fatti oggetto di contestazione dell’Operazione “Romeo e Giulietta”, benché risalenti ad un’epoca antecedente all’esecuzione della diversa misura cautelare di luglio 2021, fossero stati portati a conoscenza del P.M., nella loro completezza, in epoca successiva all’emissione del primo titolo custodiale, motivo per cui l’istituto della retrodatazione degli effetti del secondo provvedimento non poteva applicarsi.
Di conseguenza, nell’ottobre del 2024 il Tribunale di Catanzaro, pronunciandosi sul rinvio disposto dal Supremo Collegio, ha disposto il ripristino della misura cautelare con sospensione di esecutività sino al passaggio in giudicato del provvedimento, condizione ultima concretizzatasi il 29.01.2025 con il rigetto dell’ulteriore ricorso per Cassazione presentato dalla difesa dell’indagato avverso la nuova determinazione del Tribunale catanzarese.
Al riguardo, si comunica, nel rispetto dei diritti dell’imputato, che lo stesso è da ritenersi presunto innocente in considerazione dell’attuale fase del procedimento fino ad un definitivo accertamento di colpevolezza con sentenza irrevocabile, al fine di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito.