L’alternativa ad un futuro già scritto si apre tra i banchi di scuola. Questo, in sintesi, il forte messaggio lanciato dall’incontro ospitato giovedì scorso dall’Istituto scolastico “Nicola Pizi”. Organizzato nell’ambito del progetto culturale “Giustizia e Umanità – Liberi di Scegliere” dell’associazione Biesse, l’evento ha visto dialogare gli studenti delle classi quarte con il procuratore della Repubblica di Palmi, Emanuele Crescenti, il regista Giacomo Campiotti e il giudice Roberto Di Bella (presidente del Tribunale per i Minorenni di Catania e collegato on line). Ad aprire l’importante momento formativo, moderato da Bruna Siviglia (presidente Biesse), è stata la Dirigente scolastica prof.ssa Maria Domenica Mallamaci. “La libertà di scegliere – ha dichiarato – nasce dall’opportunità data ai ragazzi di comprendere l’esistenza di vie alternative a quelle proposte dalla famiglia. Ciò non significa rinnegare le proprie radici e origini, ma mettere i ragazzi nelle condizioni di considerare una vita diversa, mettendo a frutto le proprie passioni e i propri talenti. Ed è quello che cerchiamo di fare ogni giorno in questa scuola”. Concetti ripresi, nel suo intervento, dal Procuratore Crescenti: “Nessuno – ha detto – può essere privato della libertà di esprimersi liberamente: ogni ragazzo deve essere messo nelle condizioni di vivere secondo le proprie inclinazioni” . “Nelle nostre realtà non è sempre facile per i ragazzi cresciuti in ambienti mafiosi prendere le distanze da quella che per loro è l’unica strada possibile – ha aggiunto – ma è a questo punto che gioca un ruolo determinante la scuola che, nel cogliere il potenziale di ciascuno, fornisce nuove prospettive”.
Rispondendo ad una serie di domande poste dagli studenti del “Pizi”, il procuratore ha inoltre raccontato della sua scelta di intraprendere gli studi di giurisprudenza e di quanto abbia influito sulla sua decisione l’esempio dei giudici Falcone e Borsellino. Il giudice Di Bella, infine, ha ringraziato per la collaborazione le scuole coinvolte, l’associazione Biesse per il grande impegno profuso e il regista Giacomo Campiotti che con il suo film è stato determinante nel far conoscere al grande pubblico il progetto.