Palmi, chiuse le indagini per quattro dirigenti dell’Aterp per gravissime carenze strutturali degli edifici di edilizia economica

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La Procura della Repubblica di Palmi, diretta dal Procuratore Emanuele Crescenti, ha chiuso le
indagini richiedendo l’emissione dei Decreti penali di condanna a carico di quattro dirigenti
dell’ATERP (Azienda Territoriale di Edilizia Residenziale Pubblica) di Reggio Calabria per le
ipotesi di reato di cui all’art.677 codice penale. I fatti risalgono all’agosto del 2024 quando personale
della Polizia Locale era intervenuto, unitamente ai Vigili del Fuoco ed ai tecnici comunali, in via
Mancuso di Palmi, ove insiste un edificio a tre piani fuori terra costituito da n.6 alloggi di edilizia
economica e popolare che, a seguito delle indagini, risultavano essere nella gestione della predetta
Azienda. In quella circostanza i tecnici avevano riscontrato gravissime carenze strutturali e igienico
sanitarie dovute alla totale assenza di manutenzioni sull’immobile, che avevano causato gravi rischi
per l’incolumità degli occupanti. All’interno di un alloggio si era verificato il distacco di parti della
controsoffittatura, in un altro si era riscontrato il collasso totale della controsoffittatura in
corrispondenza del vano d’angolo sud ovest nonché il distacco di parti della controsoffittatura negli
altri ambienti, tutti eventi dovuti allo stato di cattiva manutenzione; nel vano scala della stessa
palazzina si era inoltre verificato il crollo totale della controsoffittatura e riscontrata la presenza di
escrementi di volatili che albergavano nel sottotetto, comportando anche condizioni igienicosanitarie precarie. A seguito di ciò i Vigili del Fuoco avevano dichiarato l’inagibilità di alcuni
ambienti inibendone l’accesso e procedendo inoltre al distacco di parti della grondaia esterna
pericolante. A seguito delle indagini svolte dalla Polizia Locale di Palmi diretta dal Maggiore
Francesco Managò e coordinate dal Sostituto Procuratore Dott.ssa Teodora Pottino di Capuano
sarebbe emerso che l’ATERP, nonostante nel corso degli anni avesse continuato a percepire i canoni
locativi, a redigere i ruoli coattivi e, quindi a mantenere la gestione amministrativa, finanziaria e,
conseguentemente, tecnico – manutentiva di quel patrimonio immobiliare, pur essendo a venuto
conoscenza delle criticità in cui versava l’immobile, non avrebbe mai eseguito alcun intervento
manutentivo per scongiurare gli eventi poi verificatisi. Si precisa che il procedimento si trova nella fase delle indagini preliminari e che per i quattro dirigenti indagati vale il principio di non colpevolezza fino a condanna definitiva, come previsto dalla normativa vigente.