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“Pensavo di poterlo proteggere”. Il messaggio commovente del senatore Occhiuto dopo la perdita del figlio

Mario Occhiuto ha affidato una lunga lettera ai social per raccontare chi fosse suo figlio Francesco: "Aveva un progetto, aiutare chi stava male"
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“Francesco, io e gli altri familiari vi ringraziamo per le tantissime manifestazioni di affetto, vicinanza e conforto. Non ho avuto la forza di rispondere prima e ai tanti messaggi, perché il dolore è troppo grande”, ha premesso il senatore Occhiuto, che ha voluto condividere una foto insieme a suo figlio. “Gli ultimi due anni li abbiamo trascorsi sempre insieme. Viaggiava e abitava con me a Roma per seguire il suo contratto di ricerca con l’Università, e nel resto della settimana aveva iniziato a esercitare la sua professione di psicologo e a frequentare il corso di psicoterapia. Tutto con la sua semplicitàessenzialità, dolcezza e bontà d’animo”, prosegue Occhiuto, spiegando che Francesco “leggeva molto, amava riflettere, interrogarsi sul senso vero della vita”.Aveva un progetto Francesco, quello di “aiutare chi stava male. Perché lui lo sapeva bene cosa significava. Combatteva in silenzio una battaglia interiore, contro quei pensieri distorsivi che lo assalivano”. E riusciva a non far trapelare nulla all’esterno, tranne che col padre, con il quale riusciva a confidarsi: “Insieme abbiamo provato a trovare un modo per alleggerire quel peso. Con l’aiuto di qualche specialista abbiamo cercato di migliorare le cose, e per un po’ sembrava quasi che ci fossimo riusciti”. Insieme hanno fatto un viaggio alla Madonna di Lourdes per cercare pace e risposte. “Pensavo di poterlo proteggere, pensavo che ce l’avremmo fatta. E invece no”, dice oggi il senatore facendo trasparire tutto il dolore di un padre che ha perso un figlio troppo presto.

“Spero con tutto il cuore che questo dolore abbia un senso e che, ad accoglierlo, ci sia un Paradiso. Perché se c’è qualcuno che lo merita, è lui. A noi resta un vuoto incolmabile”, ammette Occhiuto, che guardando indietro trova forza nella “certezza che gli ultimi due anni accanto a lui sono stati i più belli, i più intensi, i più veri della mia vita. Ogni suo abbraccio mi riempiva il cuore di una gioia infinita”. Questi sono i giorni della sospensione per la famiglia Occhiuto, lo stesso senatore spiega di sentirsi “vuotato, come se la vita avesse perso il suo senso.

Se non fosse per chi ancora ha bisogno di me, non so come potrei andare avanti“. E in conclusione ha voluto ringraziare “ancora di cuore a tutti per averci fatto sentire meno soli in questo dolore che non avrà mai fine