La nostra scrittrice propone una taglia sulla testa di Antonio Napoli detto “u Tuppu”, il presunto assassino di Fabrizio Pioli, latitante dal giorno della scomparsa del ragazzo
di MIRELLA MARIA MICHIENZI
Perchè non viene istituita una taglia?
La nostra scrittrice propone una taglia sulla testa di Antonio Napoli detto “u Tuppu”, il presunto assassino di Fabrizio Pioli, latitante dal giorno della scomparsa del ragazzo
di Mirella Maria Michienzi
Antonio Napoli “u Tuppu”
Gentile Direttore,
la scomparsa di Fabrizio Pioli fa ritornare la Calabria indietro nel tempo, perché pare che sia stato un delitto d’onore.
Ma di quale onore si parla? Cos’è l’onore?
Onore non è certamente uccidere e compiere delitti efferati. Onore non è certamente disconoscere i disagi dei propri figli e cercare di rimediarli con brutale violenza. Onore non è assalire con le armi un uomo disarmato. Onore non è certamente mettere al mondo figli e farli crescere imponendo i propri contorti “modelli di vita”. E’ proprio nei suddetti casi che si perde l’onore, sempre che un onore ci sia stato!
Due persone più che maggiorenni, come Simona e Fabrizio, anche se la donna è in via di separazione, hanno tutto il diritto di gestire la propria vita come meglio credono. I parenti possono intervenire soltanto con pacati discorsi e consigli, indici di una mentalità degna di rispetto.
Sì, soltanto una famiglia che agisce così è degna di rispetto e non lo è certamente quella che lava nel sangue le ipotetiche onte. Il sangue non lava; il sangue infanga; il sangue fa perdere il rispetto anche alle future generazioni che ne discenderanno.
Però, come donna, mi voglio soffermare sul comportamento di Simona che quasi tutti hanno elogiato per avere avuto il coraggio di denunciare il proprio padre e il proprio fratello, artefici della scomparsa di Fabrizio. Io, invece, non condivido il comportamento di Simona. Primo, perché, conoscendo i trascorsi del padre, non doveva mettere a rischio Fabrizio; secondo, perché una donna veramente innamorata non lascia il proprio uomo tra le grinfie del padre e del fratello, tra l’altro armati. In questi casi una donna veramente innamorata non solo non scappa ma si catapulta nel mezzo della rissa e fa da scudo al suo amore. Una donna veramente innamorata prima si fa ammazzare lei. Adesso Simona è in una località protetta insieme al figlio; ha raggiunto forse la pace che sognava o che aveva programmato. Spero che qualcuno le farà leggere questo articolo.
A Capo Ferro, nelle campagne di Rosarno, da due giorni è stata ritrovata incendiata l’auto di Fabrizio. Del corpo dello sfortunato giovane non si sa ancora nulla.
Io sono calabrese, mio padre ha diretto l’Ispettorato Agrario di Cittanova per 30 anni; sono una meridionale, trapiantata al nord, orgogliosamente meridionalista. So benissimo che la maggioranza dei calabresi è costituita da persone oneste. Ne sono più che convinta. Lancio un appello a tutte le persone di buona volontà, per l’amore dei loro stessi figli, affinché diano un contributo alla ricerca del presunto colpevole, tale Antonio Napoli, di cui si allega una foto. Naturalmente sarà rispettato l’anonimato.
Infine lancio anche un appello alle forze politiche – giornalmente leggo che l’onorevole Napoli fa continue interpellanze parlamentari – affinché per questo caso istituiscano una taglia.
La macchina bruciata di Fabrizio Pioli
Domenico Napoli, fratello di Simona, attualmente in carcere
redazione@approdonews.it