La Camera dei Deputati -Servizio per i testi normativi – con nota dello scorso 13 maggio mi ha comunicato che la petizione da me presentata riguardante le strutture pericolanti e la messa in sicurezza del sito della ex liquichimica di Saline J è stata annunciata all’Assemblea nella seduta del 10 maggio 2019, con il numero 315 ed è stata assegnata alla VIII Commissione (Ambiente). E’ stato trasmesso l’estratto del resoconto stenografico della relativa seduta dell’Assemblea, ove si riportata la richiesta dello scrivente concernente interventi urgenti per la rimozione di strutture pericolanti e il ripristino della sicurezza nella località Saline Joniche in provincia di Reggio Calabria.
Con le precedenti note abbiamo sollecitato la bonifica e gli interventi sul “Pantano di Saline Joniche”, area oggi classificata come zona Speciale di Conservazione (ZSC) che secondo notizie stampa sarebbe stata acquisita dal Comune di Montebello jonico all’asta telematica del 26 marzo u.s. presso il Ministero della Giustizia, per liberarla dall’attuale stato di degrado e per la conservazione della fauna migratoria e per le particolari presenze floristiche, interventi che non possono essere più prorogabili.
Abbiamo anche richiesto di verificare se perduri la gravissima situazione di inquinamento ambientale accertata nell’anno 2004 presso il sito dell’ex- liquichimica di Saline, frazione del Comune di Montebello Jonico (RC), dal consulente tecnico nominato dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria nell’ambito del procedimento penale 1064/2004 RGNR
Vincenzo CREA
Referente unico dell’ANCADIC e Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”