Pignataro (SI), “Occhiuto vota l’Autonomia differenziata e tradisce gli interessi dei calabresi”
Mar 03, 2023 - redazione
Ieri la Conferenza delle Regioni ha dato il via libera al testo sull’Autonomia differenziata, proposta dal Ministro Calderoli, con il voto contrario della Campania, dell’Emilia Romagna, della Puglia e della Toscana.
Il Presidente della Regione Calabria agli interessi dei cittadini calabresi, dello sviluppo della Calabria, dell’esigibilità e parità dei diritti universali per la popolazione calabrese, a partire dall’Istruzione e la Salute, ha fatto prevalere gli interessi di parte, della tenuta della coalizione, votando a favore della “secessione dei ricchi”, che accentuerà ancora di più le diseguaglianze, le povertà e lo stato di indigenza di gran parte della popolazione regionale e del Mezzogiorno.
Ancor più assurda la sua dichiarazione, subito dopo aver compiuto, in sintonia con gli altri Presidenti meridionali del centrodestra, il misfatto: “ …è soltanto l’avvio di un percorso che, oltre all’autonomia dovrà anche superare la spesa storica e garantire i diritti sociali e civili su tutto il territorio nazionale”.
La posizione del Presidente Occhiuto è grave e mina fortemente e definitivamente la possibilità di crescita della regione e del superamento del gap, sia economico che sociale, che la pone a fanalino di coda dei territori del Paese e dello stesso Mezzogiorno.
La verità, come affermato in passato dai Presidenti del Mezzogiorno, è che la “garanzia della invarianza finanziaria” condanna definitivamente il Sud, rimanendo le risorse sempre le stesse e non prevedendo perequazioni tali da colmare il divario tra aree sviluppate e ricche e aree in forte ritardo di sviluppo.
Inoltre, la proposta leghista, chiaramente incostituzionale, non garantisce i Lep (livelli essenziali di prestazione), i servizi e beni comuni che lo Stato centrale secondo la Costituzione deve garantire in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale.
Non si era mai registrato dal dopoguerra in poi un attacco così veemente alla Costituzione, ai suoi valori fondanti quali l’unità del Paese, l’uguaglianza, la democrazia e la solidarietà.
Non vi è dubbio che questo governo a trazione leghista sta nei fatti penalizzando il Mezzogiorno, realizzando nei fatti quella secessione che ha tanto agognato, rendendo più ricchi i territori già sviluppati, affidando alle regioni più competenze e risorse, che avvantaggeranno le regioni del Nord del Paese.
Questo azzardo costituzionale è in linea con le politiche economiche e sociali che hanno un segno marcatamente antimeridionale. Basti pensare alle risorse del Pnrr, alla cancellazione delle risorse destinate a sostegno delle famiglie in difficoltà dopo la pandemia, alla mancanza di strategie per combattere la crescente povertà, al permanere del differenziale salariale, che anzi questo Governo tenterebbe ad aumentare, alla mancanza di risorse previste per le opere pubbliche rilevanti per superare l’isolamento di interi territori del Paese.
E’ chiaro che le risorse comunitarie, fondi strutturali e Pnrr non vengono utilizzate all’interno di una strategia di programmazione fondata sulla coesione territoriale e del superamento dei divari, ma che servono per le manovre di bilancio e per soddisfare le politiche territoriali di stampo clientelare.
Su questi temi ci saremmo aspettati una alzata di scudi da parte degli esponenti dei governi del Sud, per giocarci una partita sul futuro che sempre più diventa difficile, se non impossibile.
Ma per fare questo ci sarebbe stato bisogno di autorevolezza, capacità e autonomia: qualità che non possiamo chiedere ad una classe politica che è di basso livello, autoreferenziale e che, soprattutto nel Mezzogiorno, ha fatto del consociativismo e del continuismo i propri metodi di governo.
SINISTRA ITALIANA DELLA CALABRIA ritiene che la reazione contro il disegno “Spacca Italia” debba essere più forte, condivisa e diffusa su tutto il territorio regionale, coinvolgendo Sindaci e Amministrazioni comunali, Associazioni e Movimenti, Forze politiche e sociali.
Importante è stata la mobilitazione di questi mesi a raccolta delle firme sul Disegno di Legge Villone, sul quale bisogna continuare ed insistere, aumentando i gazebo, le iniziative e i luoghi dove si può firmare.
Ma non può bastare: occorrono iniziative forti e incisive, partendo da una manifestazione regionale, che parte dai Sindaci e da tutte le espressioni della rappresentanza politica e sociale.
SINISTRA ITALIANA DELLA CALABRIA ritiene che sia indispensabile in questa fase, oramai avanzata, di portare a conoscenza di tutti i cittadini dei pericoli per la tenuta democratica insiti nella proposta secessionista del Governo, del bisogno di mobilitazione in difesa della Costituzione, dell’uguaglianza dei cittadini italiana e dell’Unità del Paese!!