A Rende, ieri sera, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile, insieme ai cani dell’unità cinofila di Vibo Valentia, hanno tratto in arresto un 48enne cosentino. L’uomo dovrà rispondere dei reati di ricettazione, detenzione illegale di armi clandestine e munizionamento. Già gravato da numerosissimi precedenti penali, tra cui pare annoveri una condanna per associazione mafiosa, A. F. è stato raggiunto da una perquisizione domiciliare presso l’abitazione di sua proprietà nel centro storico di Rende.
La villetta in fase di ristrutturazione di cui risulta essere titolare è stata ispezionata nell’ambito dei controlli straordinari del territorio predisposti durante i servizi del progetto Focus ‘ndrangheta. Nonostante le grandi dimensioni dell’abitazione e del terreno circostante, i militari operanti, grazie al fiuto di Hank, un pastore tedesco addestrato per la ricerca di armi ed esplosivi, sono riusciti a rinvenire alcune armi occultate all’interno di un borsone sotterrato tra i cumuli di cenere di un forno a legna tra stracci che apparentemente servivano solo per il fuoco.
In particolare sono state sottoposte a sequestro una pistola calibro 22 con matricola abrasa completa di 66 colpi; una pistola calibro 380 automatico con matricola abrasa completa di 48 colpi e una carabina ad aria compressa rubata. Quest’ultima si trovava dietro il caminetto della casa e dai successivi accertamenti è risultata essere stata asportata durante una rapina consumata a Rende nel 2014 nell’abitazione di un 72enne di San Fili. Inquietante il fatto che il pluripregiudicato, che in questo periodo si trovava a piede libero, avesse nelle sue disponibilità una calibro 22 clandestina pronta per l’uso con già otto colpi nel serbatoio. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la casa circondariale di Cosenza in attesa di giudizio.