REGGIO CALABRIA – La scommessa si chiama Ponte sullo Stretto, almeno secondo Area popolare (Ncd-Udc) che, alla Camera dei Deputati, ha presentato una proposta di legge per accelerare la realizzazione dell’imponente opera di collegamento.
L’articolo 1 della proposta di legge evidenzia le peculiarità dell’opera e la sua valenza: «Al fine di rilanciare l’economia delle regioni del mezzogiorno d’Italia attraverso il completamento della rete infrastrutturale primaria, il collegamento stabile viario e ferroviario tra la Sicilia e il continente è dichiarato infrastruttura prioritaria per l’interesse del Paese». Scopo della legge, ha spiegato il capogruppo di Ap alla Camera, Maurizio Lupi, è dare «tempi certi per la realizzazione dell’infrastruttura, ridurre i costi e dare trasparenza in tutti i processi per l’affidamento degli appalti. C’è bisogno – ha aggiunto – di una norma di legge che riattivi la realizzazione del Ponte che per noi è indispensabile».
Nel presentare la proposta, il Ministro Angelino Alfano si è rivolto al Partito democratico: «Vogliamo sbloccare la realizzazione del Ponte sullo Stretto, un’opera necessaria per il Paese, vogliamo che il nostro disegno di legge venga immediatamente calendarizzato», perché «pensiamo che sia un’urgenza come le altre se non più delle altre».
Area popolare, ha aggiunto il leader di Ncd, «ha infranto numerosi tabù della vecchia sinistra (dall’articolo 18, al no alla stepchild adoption, dalla responsabilità civile dei magistrati alla soglia del contante) oggi chiediamo di infrangerne un altro: quello sulla realizzazione del Ponte».
«Vogliamo il Ponte sullo Stretto, nel mondo ne sono stati fatti di più importanti e di più lunghi – ha concluso – ne sono stati fatti di tutte le misure senza questo dibattito ideologico».
DORINA BIANCHI
“Il Ponte sullo Stretto è una delle infrastrutture
strategiche più importanti per lo sviluppo del Mezzogiorno e dell’intero Paese.
La sua realizzazione darebbe ulteriore slancio e vigore all’azione del nostro
Governo per il Sud e marcherebbe la discontinuità con gli altri Governi”. A
dirlo è Dorina Bianchi, sottosegretario al Ministero dei Beni e delle Attività
Culturali e del Turismo e deputato del Gruppo Area Popolare (Ncd-Udc).
“In un momento di crisi economica come questo, da cui a poco a poco stiamo
uscendo, – aggiunge – gli investimenti, sia pubblici che privati, assumono un
ruolo determinante per aumentare la domanda, l’occupazione, il PIL e favoriscono
la competitività internazionale e attraggono ulteriori investimenti. La
realizzazione di questa grande infrastruttura è importante per lo sviluppo
economico del Mezzogiorno e del nostro Paese che riacquisterebbe centralità nel
Bacino mediterraneo. Verrebbe avvantaggiato sia il settore dei traffici
marittimi che quello della riqualificazione dei porti. Inoltre, sarebbe uno
stimolo a completare la dotazione infrastrutturale al Sud nei settori
autostradale, portuale, aeroportuale, delle telecomunicazioni e dell’Alta
velocità. Si creerebbe un circolo virtuoso che darebbe nuova linfa agli
investimenti in molti settori produttivi, soprattutto nel turismo, le cui
potenzialità di offerta sono immense”.
E conclude: “nel mondo continuano a costruirsi ponti e collegamenti come ad
esempio il tunnel che nel 2020 unirà l’isola danese di Lolland a quella tedesca
di Fehmarn. Altri sono allo studio come quello che dovrebbe unire la Russia
all’America attraverso lo Stretto di Bering (88 Km) o la Spagna al Marocco
attraverso lo Stretto di Gibilterra (34 Km). Il ponte sullo Stretto, tanto
osteggiato da alcuni, lungo appena 3,3 Km, non sarebbe un caso isolato”.