Presentato a Cittanova il libro di Marziale e Napoli “Pedofilia – Ciò che tutti dobbiamo sapere”
Mag 17, 2014 - redazione
Per il presidente dell’Osservatorio sui diritti dei minori la mancanza di informazioni sul tema “non fa che contribuire alla determinazione di un processo culturale che uccide l’infanzia”
di LILLY PINTO
Presentato a Cittanova il libro di Marziale e Napoli “Pedofilia – Ciò che tutti dobbiamo sapere”
Per il presidente dell’Osservatorio sui diritti dei minori la mancanza di informazioni sul tema “non fa che contribuire alla determinazione di un processo culturale che uccide l’infanzia”
di Lilly Pinto
Ha fatto tappa ieri pomeriggio a Cittanova Antonio Marziale, presidente dell’Osservatorio sui Diritti dei Minori, in queste settimane in viaggio per l’intera penisola a presentare il suo libro, “Pedofilia – Ciò che tutti dobbiamo sapere”, scritto in collaborazione con Antonino Napoli, anch’egli presente a illustrare il fenomeno dal punto di vista normativo, e Lucia Legati. Nel corso della presentazione, introdotta dall’assessore alla cultura e pubblica amministrazione, Maria Grazia Sergi, e dal sindaco della cittadina pianigiana, Alessandro Cannatà, Marziale ha proposto la propria come un’opera che si discosta in misura sostanziale dalla letteratura disponibile su un tema tanto delicato come quello della pedofilia. Non la dimensione patologica, quindi, ma un punto di vista diverso che mira all’analisi di un fenomeno che, secondo il sociologo taurianovese, avrebbe già dovuto essere dichiarato dalla Nazioni Unite crimine contro l’umanità. Di fronte all’aberrante abbassamento dell’età e alla crescita esponenziale dei minori coinvolti, allora, ecco anche la necessità di “rompere il muro del rispetto nei confronti delle istituzioni” e schierarsi con decisione contro le lobby che impediscono che la pedofilia venga riconosciuta per quello che è. Marziale ha ripercorso nel proprio intervento, la genesi di un lavoro che, negli anni, ha anche prodotto una proposta di legge, “ancora latente in qualche cassetto impolverato del Senato”, per l’istituzione di nuove norme in materia di lotta alla pedofilia, alla pedopornografia e allo sfruttamento dei minori. Il presidente dell’Osservatorio, in particolare, si è soffermato sulla vicenda che, nel 2006, portò in Olanda alla nascita del partito dei pedofili, al riconoscimento dello stesso nel nome della libertà di espressione, mettendone in evidenza la pericolosità in termini di emulazione da parte di altri Paesi, Italia compresa. Marziale ha richiamato alla mente dei presenti nella sala convegni del Polo Solidale per la Legalità, episodi recenti come quello delle baby prostitute dei Parioli, davanti ai quali la collettività non sembra neppure più indignarsi, definendoli segnali ormai innegabili di una deriva che è necessario contrastare con ogni forza. Anche in Italia, secondo il sociologo, l’assenza di consapevolezza su temi e fenomeni così gravi, non fa che contribuire alla determinazione di un processo culturale che “uccide l’infanzia”. “Conseguiremo qualche risultato se domani la nostra società sarà consapevole e saprà indignarsi – ha concluso Marziale – noi stiamo cercando di aprire un varco, cercando di coinvolgere sempre più persone. Oggi ci sentiamo meno soli di quanto il nostro viaggio ha avuto inizio”.