Prevenzione per il tumore al seno: un’opportunità sprecata per difendere la salute delle donne
Bonforte, Nucera e Briante: "La battaglia del Pd continuerà"Mar 25, 2025 - redazione
Il 19 marzo 2025, il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) ha espresso parere negativo riguardo a un emendamento presentato al disegno di legge sulle liste d’attesa sanitarie, che prevedeva lo stanziamento di 6 milioni di euro annui per tre anni destinati alla prevenzione del tumore al seno. “Si tratta – spiegano la segretaria cittadina del PD Valeria Bonforte e le assessore Lucia Anita Nucera e Anna Briante – di una ennesima disattenzione di questo governo nei confronti dei cittadini e dei loro bisogni, soprattutto riguarda la salute”. L’emendamento mirava a estendere lo screening mammografico gratuito alle donne nelle fasce d’età 45-50 e 70-74 anni, attualmente escluse dai programmi standard del Servizio Sanitario Nazionale.
“Tale estensione -dicono ancora- avrebbe permesso una diagnosi precoce in gruppi a rischio, migliorando le prospettive di trattamento e sopravvivenza. Siamo convinte che la salute dei cittadini debba essere una priorità e per questo, l’ approvazione dell’ emendamento avrebbe consentito di allargare la prevenzione per il tumore al seno permettendo a tante donne di poter accedere ai servizi sanitari in modi gratuito”.
La decisione del MEF è stata motivata dalla mancanza di coperture finanziarie adeguate per sostenere la misura. La sottosegretaria all’Economia ha evidenziato che le risorse proposte non erano sufficienti a garantire il finanziamento previsto.
“Ci chiediamo – aggiungo le donne del PD – come siano stati trovati fondi per un piano di riarmo da 30 miliardi di euro, mentre non si sono reperite risorse per la prevenzione sanitaria. Il MEF , inoltre, ha bocciato anche una proposta che prevedeva 5 milioni di euro annui per tre anni destinati alla prevenzione delle patologie oculari, sempre a causa della mancanza di coperture finanziarie. La mancata approvazione di questi fondi solleva interrogativi sulle priorità del governo in materia di salute pubblica e prevenzione, evidenziando la necessità di un dibattito più ampio sulle risorse destinate al settore sanitario”.