VIBO VALENTIA – Ammontano a quasi 220 gli anni di carcere chiesti dal pubblico ministero della Direzione distrettuale antimafia Marisa Manzini al processo “Black Money” che vede accusate 21 persone, a vario titolo, di associazione mafiosa e di altri reati fine quali estorsioni, usura, armi, evasione fiscale, esterovestizione, il tutto con l’aggravante delle modalità mafiose. Le persone coinvolte sono considerate appartenenti alla famiglia Mancuso di Limbadi o presunti sodali.
Tre giorni sono stati necessari al pubblico ministero per sviscerare, con dovizia di particolari, tutte le condotte a carico degli imputati. Nel corso del suo intervento davanti al Tribunale collegiale presieduto dal giudice Vincenza Papagno (a latere Giovanna Taricco e Pia Sordetti), il rappresentante dell’accusa ha evidenziato come il sodalizio criminale sia attivo anche dopo la sentenza definitiva del processo “Dinasty – Affari di Famiglia” del 2008 che certificò per la prima volta in via giudiziaria l’esistenza del clan i cui vertici furono arrestati nell’ottobre del 2003 a seguito del blitz della Squadra Mobile di Vibo e della stessa Direzione distrettuale antimafia in un’indagine coordinata proprio dalla Manzini.
Ampi anche i riferimenti ai collaboratori di giustizia, su tutti Andrea Mantella. Quindi, le conclusioni con le richieste di pena per 20 dei 21 imputati per un totale di 219 anni e 2 mesi e 34mila euro di multa:
Mancuso Giovanni: 29 anni, 6000 euro di multa
Mancuso Giuseppe: 19 anni, 4000 euro
Mancuso Antonio: 27 anni
Fialek Damian: 12 anni, mesi 8, 2000 euro
Papaianni Agostino: 28 anni, mesi 6, 9000 euro
Castagna Antonino: 12 anni
Cuppari Leonardo: 12 anni, mesi 6, 2000 euro
Prestia Antonio: 7 anni, 6000 euro
Muscia Gaetano: 14 anni, 4000
Mancuso Pantaleone: 26 anni, mesi 6, assoluzione per intestazione fittizia di società
Castagna Nicola Angelo: 3 anni
Mondella Filippo: 3 anni
Velardo Antonio: 5 anni, assoluzione per concorso esterno in associazione mafiosa
Corigliano Raffaele: 3 anni
Lopreste Carmela: 3 anni
Papaianni Giuseppe: 3 anni
Buccafusca Francesco Federico: assoluzione
Zoccali Pantaleone: 2 anni, mesi 6
Mazzitelli Carmina: 2 anni, mesi 6
Ciccarelli Ottorino: 3 anni
Caputo Alberto: 3 anni
Il pubblico ministero Manzini ha chiesto anche la confisca di tutti i beni sequestrati e la confisca del distributore di benzina oggetto di iniziale sequestro, poi dissequestrato dalla Corte d’Appello, e riconducibile, secondo la pubblica accusa, ad Agostino Papaianni. È stata inoltre richiesta la trasmissione degli atti alla Procura relativa ad alcuni testi per procedere per falsa testimonianza. Le arringhe del collegio di difesa degli imputati inizieranno nei primi giorni di gennaio. Tutto il procedimento penale dovrà concludersi prima di marzo in quanto dopo scadranno i termini di custodia cautelare di fase per gli imputati che in quel caso potranno tornare in libertà se non detenuti per altra causa.