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Processo “Recovery”, lascia il carcere Antonio Bevilacqua

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Il Tribunale del Riesame di Catanzaro si è espresso in sede di rinvio dopo che la Corte di Cassazione aveva annullato la precedente pronuncia, accogliendo il ricorso dell’avvocato Luigi Luppino. A suo carico era stata emessa in data 14 maggio 2024 una ordinanza di custodia cautelare in carcere dal Gip presso il Tribunale di Catanzaro, su richiesta della DDA, nel procedimento penale denominato “Recovery”. Secondo l’accusa Bevilacqua Antonio, nella qualità di partecipe dell’associazione, avrebbe fornito un contributo indispensabile alla attuazione del programma criminoso di narcotraffico. Nel procedimento innanzi alla Suprema Corte di Cassazione prima e poi dinanzi ai Giudici del TDL catanzarese,  l’avvocato Luppino ha evidenziato la violazione di legge in relazione ai presupposti previsti ai fini della contestazione del reato associativo in materia di narcotraffico. I Giudici del Riesame, recependo le motivazioni difensive, hanno annullato l’ordinanza di custodia cautelare relativamente al reato associativo e sostituito la misura cautelare massimamente afflittiva con quella degli arresti domiciliari. L’operazione “Recovery” è scattata all’alba del 14 maggio 2024 con il maxi blitz della direzione distrettuale antimafia di Catanzaro che ha portato ad una ordinanza cautelare per 142 persone.