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Proseguono le criticità sia al Centro Dialisi di Taurianova che Polistena

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Di Pino Pardo

Nonostante il lodevole impegno di medici, infermieri ed operatori socio sanitari, permangono le criticità nel Centro Dialisi di Taurianova e nella Dialisi d’Emergenza dell’Ospedale di Polistena.

È trascorso un mese dall’appello inviato senza ricevere risposta alcuna né dalle Autorità né dall’Azienda Sanitaria di Reggio Calabria (A.S.P.).

Ora l’appello è inviato proprio ai Sindaci della Piana di Gioia Tauro confidando nella loro decisa presa di posizione per la tutela dei cittadini e per la continuità assistenziale nei due Centro Dialisi di Taurianova e Palmi secondo i Livelli Essenziali delle Prestazioni (L.E.P.) costituenti il nucleo di prestazioni da erogare in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, al fine di garantire la tutela dei diritti civili e sociali.

Attenti a non sottovalutare perché già si sono manifestate circostanziate, documentate situazioni di protesta che al momento sono state frenate. I numeri ed i fatti narrati sono inconfutabili, ma l’Azienda Sanitaria Provinciale continua ad ignorare il problema.

Questo mio scritto non vuole essere motivo di contesa, ma di dialogo per la gestione efficace del “Centro”di Taurianova e della Dialisi di Emergenza di Polistena; dialogo come modello nel rispetto reciproco.

Il 7 gennaio 2025 ho scritto a:

S. E. IL PREFETTO DI REGGIO CALABRIA  Dott.ssa CLARA VACCARO,

S. E. REV. MA MONS. GIUSEPPE ALBERTI, VESCOVO DELLA DIOCESI DI OPPIDO-PALMI,

SIGNOR SINDACO DEL COMUNE DI TAURIANOVA, Avv. ROCCO BIASI,

senza ricevere riscontro alcuno né dalle Autorità né dall’Azienda Sanitaria di Reggio Calabria.

Evidentemente, nel mondo in cui viviamo, non esistono più le buone maniere ed il rispetto per la dignità della Persona qualunque sia il suo stato ed il suo pensiero. I pazienti si attendono, comunque, una risposta.

Ora Il mio appello è rivolto propriamente a tutti i Sindaci della Piana di Gioia Tauro – che rappresentano l’intero ”bacino di utenza”, in considerazione che i Centri Dialisi di Taurianova e Palmi sono le uniche “strutture” della Piana a dare i servizi di cura ed assistenza di cui scrivo – affinché siano gli stessi Sindaci ad assumere urgenti, decise iniziative mirate, anche, al rispetto dell’articolo 32 della Costituzione della Repubblica Italiana che sancisce:

La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività… La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto  della persona umana.”

Ai sindaci ed alle Autorità ricordo che qualora questi diritti non venissero garantiti il trasgressore si dovrà assumere la responsabilità degli avvenimenti.

In sintesi quì di seguito specifico argomentando le diverse  criticità.

Punto 1°

N. 2  POSTI TECNICI DI DIALISI, EMERGENZIALI E NON, E PER ACUTI, UBICATI PRESSO L’OSPEDALE DI POLISTENA

–  Perché sono sotto-utilizzati?

–  Perché non è possibile garantire interventi, coprendo i turni, in regime di pronta disponibilità?

Prima di tutto per carenza di personale medico ed infermieristico.

Più volte è stata richiesta l’attivazione dell’istituto delle “prestazioni aggiuntive” per sopperire alle carenze di personale e poter così fronteggiare le richieste di intervento presso l’Ospedale di Polistena, almeno fino a quando non sarà aumentata la disponibilità degli organici. Mai alcun riscontro ha avuto tale richiesta da parte della Direzione aziendale.

Pertanto, o con l’assunzione di nuovo personale oppure, come detto, mediante il ricorso alle “prestazioni aggiuntive”, sarà possibile garantire la pronta disponibilità e poter dare riscontro, anche, alle chiamate diurne di pronto intervento di attività/consulenze nefro-dialitiche, provenienti dai reparti o dal pronto soccorso, per pazienti acuti da trattare non solo in urgenza, ma anche con successivi interventi routinari.

Proposta: creare una equipe medico/infermieristica che, mediante una regolare e giornaliera turnazione, potrà garantire interventi nell’Ospedale di Polistena per sedute dialitiche in urgenza e non. Dell’equipe dovrà fare parte il personale medico e paramedico dei due Centri Dialisi di Palmi e Taurianova.

Punto 2°

REALIZZAZIONE DI UN NUOVO E MODERNO CENTRO DIALISI DA UBICARE NEL LUOGO DELLA NASCENTE “CASA DELLA  COMUNITÀ” DI TAURIANOVA

Il Centro Dialisi di Taurianova è situato in una vecchia inadeguata struttura collocata all’interno del vecchio ex Ospedale “Principessa di Piemonte”. Reparto non più a norma secondo gli attuali standards di sicurezza e di conforts. Paradossalmente la recente fornitura dei tanto attesi nuovi e moderni letti-bilancia ha posto un serio problema di sicurezza, infatti la ridotta cubatura delle stanze delle sale dialisi non permette – in caso di emergenze durante le sedute dialitiche – interventi comodi e tempestivi (è quasi impossibile entrare nelle sale con un defibrillatore o con un semplice elettrocardiografo) e nemmeno ricevere pazienti barellati o trasportati  con delle carrozzelle perciò occorre presto trovare adeguate soluzione prima che succeda l’imponderabile e qualche paziente subisca danno estremo.

Proposta: nella nascente “Casa della Comunità” di Taurianova, nei locali del seminterrato, si potrebbe realizzare un moderno Centro Dialisi, con un unico grande ambiente, dove poter eseguire, in sicurezza, le varie sedute dialitiche e le attività connesse.

Punto 3°

CARENZA PERSONALE MEDICO–INFERMIERISTICO ED O. S. S. NEL CENTRO DIALISI DI TAURIANOVA

  • Medici:vi è necessità impellente di assumere nuovo personale medico, visto che, a tutt’oggi,  vi sono in organico solo n. 4 medici di cui:
  • n. 1 medico che presta servizio a tempo pieno e senza limitazioni (sul quale attualmente grava buona parte del peso del lavoro del Centro Dialisi);
  • n.  2   medici che usufruiscono dei benefici della legge 104;
  • n.  1   medico da molto tempo in malattia, per seri problemi di salute.

In pratica, l’equipe di 3 medici, con le caratteristiche sopra dette, deve far fronte alle seguenti prestazioni nefrologiche e dialitiche:

  • garantire le dialisi croniche: attualmente sono 55 i pazienti trattati, visto che il centro dialisi è dotato di numero 14+2 di emergenza postazioni tecniche di emodialisi;
  • garantire le dialisi per pazienti acuti, comprese le richieste di consulenze e di prestazioni dialitiche provenienti dall’Ospedale di Polistena;
  • gestire l’attività ambulatoriale per i pazienti con patologie nefrologiche e di ipertensione;
  • garantire l’importante “servizio per l’inserimento in Lista Attiva per Trapianto di Reni” (L. A. T. );
  • gestire l’attività ambulatoriale “post-trapianto”, con l’esecuzione di esami e visite nefrologiche a cadenza mensile (sono più di 40 i pazienti  trapiantati  che vengono assistiti presso il Centro Dialisi di Taurianova).

É da porre in evidenza, e ben considerare per la nostra utilità, che è in itinere la procedura amministrativa per l’espletamento del concorso per n. 15 medici nefrologi.

  • Infermieri:n. 13 infermieri, in atto, in organico, con n. 16 posti letto (14 + 2 di emergenza) da gestire. Dei 13 infermieri in servizio:
  • n.  3 usufruiscono dei benefici della legge 104; 
  • n.  1 in procinto di andare in pensione;
  • n. 1 al presente in malattia per seri motivi di salute; gode di diverse limitazioni e pertanto, ragionevolmente, con molte probabilità, non farà più rientro in servizio al Centro Dialisi;
  • n. 1 presta, per seri motivi di salute e con molte limitazioni, solo attività ambulatoriale.

E così restano in 10 gli infermieri “costretti” a gestire una gran mole di lavoro, considerato che al momento sono n. 55 i pazienti nefropatici in trattamento, con il rapporto infermiere/paziente di 5,5. Rapporto non in linea con la disposizione emanata dalla S. I. N. (Società Italiana di Nefrologia) che  ha stabilito che il rapporto infermiere/paziente dev’essere di 3,5; e pertanto, con n. 55 pazienti da trattare e con un rapporto di 3,5, necessita una dotazione di  n. 16 infermieri.

A ciò occorre aggiungere l’ulteriore illegittimo “demansionante” sovraccarico di lavoro che grava ancora sugli infermieri vista la carenza di Operatori Socio-Sanitari.

  • O.S.S. (Operatori Socio-Sanitari): n. 3: tutti si avvalgono dei benefici della legge 104.

            Si tratta di personale la cui presenza, durante le sedute dialitiche, è di estrema importanza considerato che il paziente dializzato è sempre più anziano e quindi ha necessità, spesso, di essere aiutato nella fase di allettamento; se paziente critico, ha bisogno di essere “sbarellato” ed a volte sottoposto anche al cambio del pannolone.  L’Operatore Socio-Sanitario di un Centro Dialisi, a differenza di chi presta attività presso altri reparti di degenza, deve farsi carico, inoltre, dell’importante lavoro di gestione magazzino e dell’approvvigionamento del materiale dialitico da sistemare nelle sale dialisi prima dell’inizio delle attività dialitiche. Pertanto occorrono, per turno, n. 2 Operatori Socio-Sanitari.

Attenti a non sottovalutare la situazione perché già si sono manifestati circostanziati, documentati avvenimenti di protesta che al momento sono stati frenati. Come detto i numeri ed i fatti narrati sono inconfutabili, ma l’Azienda Sanitaria Provinciale continua ad ignorare il problema.

Nonostante la mortificazione per la non considerazione riservata alla mia persona ed al mio stato, nel chiedere aiuto per gli utenti dei servizi, confido ancora nel buon senso ed in un briciolo di umanità; siamo tutti Persone estremamente fragili per le quali io lotterò strenuamente con le ultime mie residue forze mentre ai responsabili do, anche, l’occasione di fare del bene.

Quanto sino ad ora scritto non deve essere motivo di contesa, ma di dialogo per la gestione efficace dei due Centri Dialisi; dialogo come modello nel rispetto reciproco. La cosa più bella di cui possiamo parlare è il dialogo efficace per la gestione adeguata, almeno nell’ambito delle precarietà quì enumerate, per affrontare nel modo migliore le situazioni che provocano in noi ammalati sofferenza, malessere e tristezza.

Alle Autorità a cui viene posto il problema-dialisi va la mia gratitudine e vivo ringraziamento per l’impegno che dedicheranno alla soluzione delle elencate incresciose vicende.

dr. Pino Pardo, già dializzato, trapiantato di rene,

già Presidente del Comitato di “Tutela Pro-Centro Dialisi di Taurianova”