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“Cui Prodest? Il congresso del Pd calabrese non si fa!”

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Varamo, Fida e Laruffa intervengono sulla mancata organizzazione del congresso del Partito democratico

“Cui Prodest? Il congresso del Pd calabrese non si fa!”

Varamo, Fida e Laruffa intervengono sulla mancata organizzazione del congresso del Partito democratico

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

E’ fuori da qualsivoglia logica la decisione assunta, prima dal Coordinamento regionale del Partito e poi dal nuovo Segretario nazionale Epifani, di non fare tenere il Congresso, che era stato già deciso si svolgesse nel mese di giugno.
Si sarebbe trattato di ridare al Partito regionale calabrese ed a quelli provinciali, la dignità e l’autorevolezza politica necessaria per affrontare le gravi emergenze che interessano la regione: disoccupazione dilagante, condizioni economiche e sociali pesanti, livelli di indigenza sempre più evidenti, assenza totale di prospettive economiche che possano ridare fiato alla speranza di una qualche crescita.
Su questo e sui preoccupanti livelli di invadenza delle organizzazioni ndranghetistiche, ne sono un segno evidente i tantissimi Comuni sciolti per infiltrazione mafiosa, c’è la necessità di avere un Partito strutturato ai vari livelli, dai circoli più sperduti alle organizzazioni provinciali, all’organizzazione regionale, che sappia cogliere e dirigere le istante che provengono dai cittadini facendole divenire proposte concrete sulle quali impegnare il Partito nazionale.
Un processo inverso da quello che sembrerebbe alla base della richiesta e della successiva decisione, di non tenere i congressi in Calabria.
E’ sbagliato ritenere che un Partito come il nostro, a parte le oscure imbecillità messe in atto nella prima fase parlamentare, possa costruisca la sua linea politica, economica, sociale, ecc., non partendo dai territori; là, dove maggiormente si annida il malcontento e l’insofferenza nei confronti della politica, generati da decenni di delusioni e di assenza assoluta di qualsivoglia discussione e partecipazione dei cittadini.
C’è da aggiungere, però, che se a questo bizzarro provvedimento di sospensione della Democrazia in Calabria, ci associamo le voci secondo le quali anche il Congresso nazionale sarà fatto slittare a data da destinarsi, appare evidente che la confusione, anche ai più alti livelli, regna sovrana e non si ha ben chiaro il quadro reale della situazione.
Riteniamo, invece, che sia urgente un’inversione di tendenza che rimetta in moto la macchina del Partito, proponga un nuovo metodo di circolazione delle idee, mettendole in discussione tra loro per farle divenire proposte di impegno per i militanti e di competizione con gli avversari politici.
Un nuovo modo che sperimenti nel lavoro, nell’impegno e nella responsabilità quotidiana nuove forze che affermino la propria leadership.
Purtroppo il “pasticcio” è stato fatto (i Congressi non si fanno), questo però non può, né deve, impedirci d’inventare autonome forme d’organizzazione che ricostruiscano il tessuto partecipativo e democratico, al fine di dare voce a quanti ancora e sono tantissimi, intendano spendersi per la rinascita del Partito Democratico.
Su questa base ci sentiamo di fare un pressante appello ai rappresentanti istituzionali, agli iscritti, ai militanti ed ai simpatizzanti, a dismettere le “magliette” di questo o quel leader (correnti) individuando un unico obiettivo di lavoro: “RIMETTERE IL P.D. IN CAMPO”.

Pino Varamo / Segretario Circolo P.D. Polistena
Renato Fida / Segretario Camera del lavoro Polistena
Giovanni Laruffa / Consigliere Comunale Polistena