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“Fondamentale trovare una soluzione al problema dilagante del randagismo”

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E’ quanto afferma il consigliere regionale Giuseppe Giordano

“Fondamentale trovare una soluzione al problema dilagante del randagismo”

E’ quanto afferma il consigliere regionale Giuseppe Giordano

 

 

“In occasione del Question time che si è svolto nella seduta del Consiglio regionale, lo scorso 29 aprile, è stata discussa in Aula un’interrogazione da me presentata relativa alla ‘Razionalizzazione degli interventi in materia di randagismo’”.
E’ quanto afferma il consigliere regionale Giuseppe Giordano che aggiunge: “Nell’illustrare l’interrogazione, ho fatto presente quanto pressante e rilevante sia il problema del randagismo e che una soluzione non possa essere più procrastinata”.
“In particolare – sottolinea – essendo prevista dal DPGR 197 del 20 dicembre 2012, solo l’istituzione di canili sanitari, in cui la permanenza dell’animale è di breve durata ed esclusivamente al fine di verificarne la situazione sanitaria, ho chiesto al Commissario ad Acta per la Sanità di non tralasciare anche la creazione di canili rifugio, gli unici in grado di risolvere il problema del randagismo in quanto gli stessi prevedono una permanenza dell’animale in un luogo adeguato, con le cure necessarie e la possibilità di adozione”.
“Nella sua risposta, la Vice Presidente Stasi, nel prendere atto della necessità di prevedere nel prosieguo, ulteriori risorse per rispondere all’esigenza di creare canili rifugio, attualmente insufficienti, ha sottolineato che le somme stanziate sono da ritenersi vincolate all’apertura dei soli canili sanitari” – sottolinea Giordano.
“Nella replica, pertanto, ho espresso la mia completa insoddisfazione. Le risorse stanziate fanno riferimento alla legge nazionale di settore, la n° 281/91, che contempla, fra i vari interventi, anche l’adeguamento e la creazione dei canili rifugio e dunque, sarebbe auspicabile una modifica del DPGR 197 prevedendo risorse anche per tali strutture, che ad oggi risultano insufficienti e inadeguate alla luce dei nuovi requisiti richiesti per l’accreditamento: si pensi, conclude Giordano, che tutta la provincia di Reggio Calabria può contare sulla sola struttura di Palmi, l’unica beneficiaria dei finanziamenti risalenti all’anno 2010”.