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“L’incontro tra la regione Calabria e il ministro Romani è solo propaganda?”

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Calogero e Larocca (Cgil) sull’incontro tra Scopelliti e il ministro dello Sviluppo Economico sul porto di Gioia Tauro

“L’incontro tra la regione Calabria e il ministro Romani è solo propaganda?”

Calogero e Larocca (Cgil) sull’incontro tra Scopelliti e il ministro dello Sviluppo Economico sul porto di Gioia Tauro

 

“Come Cgil e Filt-Cgil, purtroppo, non possiamo che definire, l’esito dell’incontro romano, tra il presidente Scopelliti e il ministro Romani sul porto di Gioia Tauro, “interlocutorio”. Una riunione scarsa di effetti perché sbagliata nel metodo e nel merito”. Queste le parole di Antonino Calogero, segretario generale Cgil della Piana di Gioia Tauro e di Salvatore Larocca, segretario regionale Filt-Cgil Calabria. “L’unico risultato rilevante – continuano – è l’impegno da parte dell’esponente del governo a rivedersi ; non ci è ben chiaro ancora, però, con chi, in che modo e per raggiungere quali risultati.Ci viene spontaneo chiederci che fine a fatto ilo confronto che si diceva già avviato con Matteoli? Forse il Ministro ha lascaito “cadere” la sua attenzione sull’hub gioiese preferendo altri “Lidi nordici” Ancora una  volta gli interventi della politica di governo calabrese sono intempestivi e  “controvento” Di reale, infatti, c’è che a giorni, se tra mille difficoltà e vizi, il decreto milleproroghe riuscirà ad approdare, vuoto da ogni  buona aspettativa, conterrà,  solo, le briciole della detassazione delle tasse di ancoraggio, pur sempre da verificare  tecnicamente nella sua esigibilità. Ci chiediamo,  perciò, se per chiedere l’apertura di un tavolo tecnico si doveva fare un riunione romana o se questa invece sia stata solo funzionale all’ennesima azione propaganda che annuncia , ancora  volta , le “intenzioni” di aprire un tavolo per affrontare il rilancio del porto di Gioia Tauro? Ieri ,non si è trattato di quella riunione auspicata  nell’avviso comune sottoscritto  dai sindacati confederali, MCT e CONFINDUSTRIA  che chiedevano l’impegno della Regione sul Governo, già prima della stesura del milleproghe,affichè  l’esecutivo nazionale  aiutasse a superare la minaccia di crisi , con una serie di misure strutturali e di sistema  in favore del transhipment, utili a  superare  il problema della competitività dei porti di settore ed a   svilupparne la polifunzionalità. Speriamo che ieri non si sia svolta solo una riunione di “rito” con esclusione , tra l’altro , del punto di vista delle parti sociali, non essendo queste state invitate. Come  ripetiamo, da tempo,  siamo stanchi ad assistere che, nonostante,  gli sforzi dei lavoratori, del terminalista e delle O.O.S.S. Confederali sul porto incomba ancora  la paura di un lento ma inesorabile declino. Sono, infatti, ogni giorno sempre di più le aziende del territorio e dell’indotto portuale costrette a ricorrere ad ammortizzatori sociali, non sono questi soldi pubblici che potrebbero essere risparmiati con un intervento serio  , integrato , di sistema e che rilanci il porto? Non è poi ammissibile pensare  che basti declinare la necessità degli interventi senza   compiere  atti concreti. Serve , non è  più  rinviabile, realizzare  gli interventi previsti ,  migliorare la competitività, inserire misure di vantaggio che vadano  ad unirsi all’abbattimento strutturale delle tasse di ancoraggio. Oggi , in una fase di pesante crisi economico oltre che  etica e morale, è inopportuno praticare, come stanno facendo Regione e Governo il metodo del confronto separato o addirittura , peggio,  a  compartimenti stagno. Sarebbe opportuno, infatti, attuare  un confronto, il più largo possibile e condiviso, per chiamare tutti al senso di responsabilità , per avere a disposizioni maggiore contributi , mettendo così insieme  la sintesi del”meglio” E’ sbagliato  per il bene della Calabria dividere ai tavoli le istituzioni dalle parti sociali. Il tempo della propaganda è finito la Regione capisca ch’è giunta l’ora di fare sul serio per scongiurare la “caduta” del Porto, questa sarebbe una Iattura non solo per la Calabria, ma per l’economia del Mezzogiorno e dell’intero Paese”.

redazione@approdonews.it