E’ quanto afferma, attraverso una nota Gianni Papasso, segretario del partito socialista italiano della provincia di Cosenza
“L’Udc perde il pelo ma non il vizio”
E’ quanto afferma, attraverso una nota Gianni Papasso, segretario del partito socialista italiano della provincia di Cosenza
Riceviamo e pubblichiamo:
E’ veramente sconcertante la solerzia con cui l’UDC replica ai nostri interventi: evidentemente c’è la mano di qualche prezzolato che, per ingraziarsi sempre più e sempre meglio il padrone della “rivoluzione culturale”, contravvenendo all’etica professionale passa, prima del tempo, le veline.
In ogni caso l’UDC, perde il pelo ma non il vizio.
Invece di dirci come stanno le cose, relativamente alla mancata realizzazione del campo da golf e dove sono finiti i soldi stanziati, scade nelle accuse e nelle offese personali.
Invece di dire la verità sul piano spiaggia, peraltro verificabile dalla lettura degli atti, si arrampica sugli specchi e, con la solita ipocrisia di sempre, cerca di deviare l’attenzione dell’opinione pubblica.
Basterebbe che il sindaco abusivo e della fallita rivoluzione culturale sfogliasse la rassegna stampa e si accorgerebbe che, quanto da noi denunciato, è riportato, sostanzialmente, in un articolo diramato lo scorso 10 novembre.
Per non andare molto lontano, basterebbe che rileggesse la lettera dei suoi tre consiglieri di maggioranza e intuirebbe che abbiamo, purtroppo per lui, ragione a iosa.
E se proprio non vuole perdere tempo basterebbe che andasse con la mente alla riunione della sua maggioranza, in cui, mentre si discuteva del piano spiaggia, dinanzi ai rilievi, ha prima sbottato e poi, addirittura, ha abbandonato la riunione perche qualcuno gli impediva di rispettare “Un Impegno”.
Chi si fa guidare della menzogna e della contumelia non può, assolutamente e all’improvviso, diventare coscienzioso.
Il nervosismo che trapela è la testimonianza che il “re” è nudo e che si rende conto che, a breve, la Corte Costituzionale lo caccerà dal comune, che continua ad amministrare abusivamente e contro ogni regola legale, civica e democratica.
Il nervosismo è anche la prova evidente del disaggio dovuto alla consapevolezza di non essere più nella loro coscienza dei cittadini..
Per la parte che ci riguarda i nostri armadi non contengono scheletri, contengono tanto impegno e sempre in favore degli altri e mai per la tutela di interessi personali.
Gli armadi degli altri contengono tanti interessi particolari, tra cui i tagliandi di tante “multe”, che hanno consentito il guadagno di diverse migliaia di euro e che hanno prodotto per il comune un debito fuori bilancio, successivamente riconosciuto dalla “rivoluzione culturale”, con percorsi e metodi non proprio regolari e di dubbia legalità.
Noi al comune abbiamo dato, al contrario il sindaco della rivoluzione culturale, l’ha utilizzato per la carriera e tuttora lo sfrutta come sede della sua segreteria politica regionale.
La campagna elettorale è ancora lontana, ma stia tranquillo Gallo che, al di là del ruolo che svolgeremo, profonderemo tutto il nostro impegno per espellere dal comune ipocriti ed arrivisti, che hanno fatto sprofondare la città in un torpore mai raggiunto prima.
La rivoluzione culturale è finita nelle contumelie e nelle volgarità!
Gianni Papasso – segretario provinciale del partito socialista italiano
redazione@approdonews.it