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“Porti: a Gioia Tauro la crisi, altrove gli investimenti. Qual’è l’intenzione del Governo?”

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Nicola Carnovale e Marco Caruso del Psi si interrogano e al contempo analizzano la situazione attuale

“Porti: a Gioia Tauro la crisi, altrove gli investimenti. Qual’è l’intenzione del Governo?”

Nicola Carnovale e Marco Caruso del Psi si interrogano e al contempo analizzano la situazione attuale

 

“Mentre Gioia Tauro, il più grande porto italiano continua il suo viaggio dantesco nell’inferno sospeso nel limbo, altrove si continua ad investire ed a progettare”. E’ quanto hanno dichiarato Nicola Carnovale della Segreteria nazionale dei “Socialisti Uniti – P.S.I.” e Marco Caruso, coordinatore della Segreteria della “Nuova Generazione Socialista”.

“La portualità ligure, con capofila Genova – proseguono i due giovani esponenti socialisti – continua ad incassare consensi dalle grandi compagnie di navigazione e continui impegni dal Governo e dai gestori dei servizi di trasporto, su tutti RFI. La medesima situazione è riscontrabile ad Est precisamente a Trieste e Monfalcone. A Gioia Tauro, per inverso, RFI parla, promette, progetta ma sostanzialmente non fa nulla.  E’ sempre più pertinente, quindi, interrogarsi ed interrogare sul ruolo che intende dare il Governo italiano ad una delle infrastrutture portuali più importanti del Mediterraneo e la più importante del Paese. Sorge pertanto spontanea la domanda sul perché e per quali motivi si è arenata l’idea di un polo del gas o di una piattaforma del freddo?  Sono questi gli orizzonti su cui, a nostro modesto avviso, dovrebbe muoversi la Regione Calabria e le parti sociali”.

“Le grandi Compagnie – aggiungono – utilizzano sempre più per le attività di transhipment i porti della sponda sud del Mediterraneo nonostante la diffusa instabilità politica e la scarsa sicurezza che ne deriva e si spostano al Nord per le attività di logistica dove le piattaforme di trasporto integrato ed i piani di sviluppo sono frutto di programmi solidi e di realtà dinamiche e non di sogni o parole, e le decisioni di Maersk  rappresentano l’emblema di questo fenomeno”. “Gioia Tauro – concludono – se adeguatamente sviluppata nel suo retroporto potrebbe per le sue peculiarità assurgere pienamente ad entrambe le funzioni con risparmi temporali ed economici che non avrebbero competitors nei mercati mediterranei”.

redazione@approdonews.it