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“Tra Morosini e il sindacato scegliamo il Vescovo”

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L’associazione Mondo Libero dalla parte del vescovo di Reggio Calabria. “La Cgil ha mosso un attacco politico piuttosto grave”

“Tra Morosini e il sindacato scegliamo il Vescovo”

L’associazione Mondo Libero dalla parte del vescovo di Reggio Calabria. “La Cgil ha mosso un attacco politico piuttosto grave”

 

 

Riceviamo e pubblichiamo:

E’ proprio cosi ci sentiamo a disagio per la nostra storia, la nostra provenienza
le convinzioni ideologiche a scegliere, in una contesa tra il sindacato dei lavoratori
e la Chiesa cattolica, quest’ultima. Crediamo che la nota con la quale la Cgil
ha mosso un attacco politico piuttosto grave al Vescovo di Reggio monsignor Morosini
sia sbagliata.
Monsignor Morosini ha scritto, giorni fa, nel lasciare Locri, una bellissima lettera
al Presidente della Repubblica, nella quale faceva notare l’assenza dello Stato .Morosini
sostiene che qui da noi lo Stato è solo repressione e che è assente quell’aspetto
che dovrebbe essere assistenza, difesa dei diritti, programmazione, investimenti,
solidarietà, giustizia sociale. La Cgil ha risposto in maniera severa a Morosini,
sostenendo che lo Stato c’è, che lo stato è l’antimafia, che non è vero che
la Locride in questi anni non è migliorata perché invece in questi anni sono cresciute
le associazioni contro la ‘ndrangheta, e che sostenere il contrario, e addirittura
protestare per la prevalenza della repressione su tutto il resto, vuol dire sottovalutare
il pericolo della criminalità organizzata. Possono i sindacati, le forze politiche,
la sinistra dire se in Calabria ha avuto risonanza l’art 3 della Costituzione
? “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale… è compito della Repubblica
rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale che, limitando di fatto la libertà
e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana…”?
Oppure l’articolo 36 della Costituzione che dice: “Il lavoratore ha diritto a
una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del suo lavoro e in
ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia una esistenza dignitosa”?
E l’articolo 41, che dice: “L’iniziativa economica privata è libera ma non
può svolger-
si in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza,
alla libertà, alla dignità umana”?.
Ma dov’è lo Stato in Calabria? E non ci riferiamo solo all’aspetto evidentemente
repressivo.Ma ci viene da chiedere dov’è spesso il Sindacato o quanto meno un certo
tipo di sindacato? Siamo sinceri ,se la realtà calabrese,della locride,della Calabria,del
lametino,per rimanere nella nostra realtà è quella che è non pone forse la necessità
che il Sindacato ripensi la propria funzione e ritorni svolgere il ruolo che storicamente
gli compete?
Certe realtà sono innegabili. Lo Stato è visto sempre lontano e meno che mai percepibile
dagli strati più poveri e meno abbienti.

Associazione Mondo Libero