Quartiere Arghillà, La Rinascita” al fianco delle famiglie del Comparto 6: “La dignità non si sgombera. Il diritto alla casa va tutelato”
Apr 23, 2025 - redazione
Il Gruppo Civico “Noi Siamo Arghillà – La Rinascita”, attraverso la voce della presidente Patrizia D’Aguì, ribadisce il proprio sostegno alle famiglie coinvolte nell’ordinanza di sgombero del Comparto 6 di Arghillà, firmata dal sindaco Giuseppe Falcomatà lo scorso 26 marzo. «Da settimane siamo accanto a queste persone – spiega la D’Aguì – condividendo con loro paure, rabbia e speranze. Parliamo di famiglie con minori, anziani, persone con disabilità, che da anni vivono in condizioni di marginalità e abbandono. E oggi, con un tratto di penna, rischiano di perdere tutto, anche la dignità.»
Nel corso degli ultimi giorni tante sono le testimonianze di genitori ed anziani che il gruppo civico ha raccolto. Una mamma racconta: «Abbiamo cresciuto qui i nostri figli. Ora ci ritroviamo senza casa, senza preavviso, come se non valessimo nulla.» Il padre aggiunge: «Non vogliamo privilegi, solo essere ascoltati. Chiediamo un tetto sicuro, non elemosina.» E ancora, un anziano si sfoga: «Ci sentiamo abbandonati. E ora, anche bullizzati dalle istituzioni.»
Sì al contrasto dell’abusivismo, ma senza colpire i più fragili
Il gruppo civico sottolinea la necessità di distinguere tra chi ha occupato abusivamente per necessità, nella totale assenza di alternative, e chi sfrutta il disagio a fini personali. «Noi non difendiamo l’illegalità – chiarisce la D’Aguì – ma chiediamo che la legalità sia accompagnata da umanità e responsabilità. Il contrasto all’abusivismo è giusto, ma non può trasformarsi in una condanna collettiva, cieca e punitiva verso chi è già stato dimenticato.»
Dove sono finite le promesse?
Negli ultimi quindici anni – ricordano i residenti – sono state fatte promesse, avviati progetti e annunciati piani di riqualificazione e regolarizzazione. «Molti cittadini hanno creduto in quelle parole – prosegue la presidente – ma oggi si trovano di fronte a uno sgombero senza soluzioni, senza preavviso, senza un’alternativa concreta. Questo non è solo un problema sociale, è anche una questione di credibilità delle istituzioni.»
Una proposta: usare immobili confiscati per alloggi temporanei
Il Gruppo “Noi Siamo Arghillà” chiede all’amministrazione comunale un’assunzione di responsabilità immediata: «Chiediamo l’attivazione urgente di un piano di emergenza che preveda, ad esempio, l’uso temporaneo (fino a soluzione definitiva) degli immobili confiscati alla criminalità organizzata, oggi inutilizzati e bloccati nel limbo amministrativo. Questi beni devono tornare al servizio della collettività, soprattutto per chi si trova in condizioni di estremo bisogno.»
Dialogo, non propaganda
«La casa è un diritto fondamentale – conclude la D’Aguì – e la sicurezza non può diventare uno slogan elettorale. Chiediamo al Comune un dialogo serio, rispettoso, concreto. Non si può pensare di risolvere anni di incuria con un’ordinanza calata dall’alto. Le famiglie hanno bisogno di soluzioni, non di slogan. E noi continueremo a difenderle, con forza e dignità. Perché la dignità non si sgombera. Si protegge.»
Gruppo Civico “Noi Siamo Arghillà – La Rinascita”
Il Presidente
Patrizia D’Aguì