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Quella moda di ritoccare i genitali, sia maschili che femminili

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Il dott. Amuso, che per vari impegni non potrà seguire assiduamente la rubrica, ci sottopone un intreressante articolo sulle ultime tendenze in fatto di chirurgia estetica

Quella moda di ritoccare i genitali, sia maschili che femminili

Il dott. Amuso, che per vari impegni non potrà seguire assiduamente la rubrica, ci sottopone un intreressante articolo sulle ultime tendenze in fatto di chirurgia estetica

 

 

Per impegni professionali e la realizzazione dello studio medico in Calabria (sono molto orgoglioso) mi allontanano dalla scrittura e pertanto non potrò essere puntuale nella pubblicazione degli articoli nella rubrica …… quindi voglio lasciarvi per almeno un mese con una pubblicazione curiosa interessante che segue quella della cellulite maschile (idrolipessia).

L’aspetto dei genitali sia maschili che femminili, sta diventando un tema sempre più ricorrente in medicina estetica.
La nuova moda di epilazione totale mette tutto in evidenza…. (pregi e difetti)
Ad esempio, aumentano le operazioni di chirurgia estetica genitale maschile e femminile. Gli interventi più richiesti sono allungamento del pene, labioplastica e ringiovanimento vaginale.
In questi ultimi 5 anni, c’è stato un raddoppiamento delle richieste di chirurgia intima.
Nel solo primo semestre del 2013 si nota un aumento del 74% rispetto allo stesso semestre del 2012.
Oggi tramite il web le persone possono informarsi e scoprire l’esistenza delle più avanzate tecniche di chirurgia intima e possono informarsi in maniera anonima su come risolvere problemi inconfessabili anche al proprio medico.
Nel 65% dei casi, sono gli uomini che si rivolgono alla chirurgia intima per la falloplastica di solito per risolvere difetti congeniti e per fini puramente estetici; il problema più grande resta la dimensione del pene.
Grazie alla resezione del legamento sospensore dorsale è possibile allungare il pene di circa tre centimetri mentre le infiltrazioni di grasso autologo o di acido ialuronico, conferiscono maggiore spessore all’organo.
Un terzo delle richieste di chirurgia intima riguarda invece la labioplastica, è un intervento rivolto a ridurre l’ipertrofia delle piccole labbra.
La vaginoplastica o ringiovanimento vaginale è il motivo principale del 10% delle richieste: dopo le gravidanze o dopo la menopausa si ricorre al chirurgo plastico per restituire un aspetto giovane, turgido alla vagina e soprattutto per rielasticizzarla; ciò è possibile attraverso il vaginal tightening, cioe il rinvigorimento dei muscoli vaginali attraverso speciali tecniche chirurgiche e l’uso di acido ialuronico.
Solo nel 2% dei casi si richiede l’imenoplastica, ossia la ricostruzione dell’imene.
La medicina rigenerativa, grazie all’estrazione del plasma ricco di piastrine dal sangue della donna, permette di facilitare, insieme alle iniezioni di grasso autologo, l’inturgidimento delle grandi labbra che si sono assottigliate per ipotrofia.
Oggi per sentirsi bene non basta più essere belli e giovani fuori ma è importante sentirsi belli e giovani anche nell’intimo perché la sfera sessuale ha acquistato grandissima importanza nella società e ha equiparato i sessi anche per l’importanza degli organi genitali.
Per un uomo avere un pene troppo piccolo può rivelarsi un vero e proprio dramma psicologico e una barriera che gli impedisce di interagire con l’altro sesso rendendogli difficile lo svolgimento di una normale vita quotidiana.
Una serie di informazioni utile per eliminare credenze sbagliate.
La misura media o normale è compresa tra 12 e 16 centimetri, dopo dei quali possiamo parlare di un pene grande.
Un pene inferiore a 12 cm è considerato un pene piccolo e se si dispone di una lunghezza inferiore ai 6 cm stiamo parlando di un ” micropene “, fino a 4 centimetri in più
Come abbiamo scritto prima, il pene si può allungare e aumentare di diametro , questo avviene in Day-Hospital.
Per ciò che riguarda l’allungamento del pene, esso ha una sua superficie interna, che è compresa fra i 7.5 e i 10 cm, ed ha al suo interno dei legamenti sospensori che possono essere recisi per allungare le dimensioni. Si arriva al legamento sospensore tramite un’incisione praticata sulla cute alla base del pene, prolungata sul pube. L’intervento è eseguito in day hospital o al massimo richiede una notte di riposo.
Chi si sottopone all’intervento può tornare al lavoro dopo soli 3 giorni e non ha bisogno di drenaggio.
Per l’attività sessuale sarà necessario essere un po’ più pazienti. Circa un mese è necessario per tornare all’attività sessuale, e bisogna usare l’estensore penieno, un apparecchio di mantenimento che aiuta a conservare e stabilizzare i risultati raggiunti con la chirurgia, che va usato dalle 4 alle 10 ore al giorno per un periodo di circa sei mesi.
Lipopenoscultura .
L’ispessimento del pene può essere effettuato anche senza l’allungamento, infatti il pene di un uomo può avere una lunghezza normale o grande, ma essere troppo sottile. In tali condizioni è consigliabile praticare un inspessimento e guadagnare un po’ di circonferenza per avere un effetto di maggiore vigore. La tecnica più sicura è appunto quella della Lipopenoscultura, che usa il grasso autologo, prelevato direttamente dall’addome del paziente. Usare il grasso del proprio corpo mette al sicuro dal rischio d’infezioni o di rigetto e dà risultati più duraturi. I filler non autologhi comportano un grado di rischio più alto.
Iniettare il grasso non solo migliora la larghezza ma aiuta anche nei problemi di lunghezza, poiché il peso del grasso che cade verso il basso aiuta la percezione visiva delle dimensioni del pene a riposo, dando un effetto estetico più soddisfacente. È sempre importante inoltre salvaguardare le proporzioni, un ingrossamento non in linea con la figura del pene può produrre un aspetto sgradevole.
Il grasso prelevato dall’addome viene separato grazie ad una macchina centrifuga che divide le componenti di acqua e olio dai globuli di grasso puri, che sono quelli che si andranno a iniettare.
La procedura prosegue con l’iniezione del grasso a mezzo di due piccole cannule nella zona dei peli pubici, subito sopra il pene per distribuirlo in maniera uniforme sul pene stesso.
La Lipopenoscultura è considerata una tecnica definitiva, solo in pochissimi casi il grasso si riassorbe anche se non del tutto e, si può tornare a iniettarlo, con una procedura semplice. La volta successiva il grasso attecchisce anche meglio perché si attacca a quello già presente e trova il letto dei capillari già pronto a nutrirlo. Come per l’allungamento durante le quattro settimane dopo l’intervento non bisogna fare sesso, ma una volta passato questo periodo, la vita sessuale torna a essere del tutto normale.
Per quanto riguarda il sesso femminile oramai non solo bocca, zigomi, seno, cellulite ma tante sono le novità nel ringiovanimento estetico vaginale.
Ridonare turgore, idratazione ed elasticità ad un tessuto che, come tutti gli altri, risente negativamente di vari fattori di invecchiamento in particolare di quelli ormonali. Le modificazioni avvengono in maniera molto lenta ma in prossimità dell’epoca peri-menopausale, vengono ad accentuarsi.
Il ringiovanimento dell’area genitale femminile è rivolto sia al trattamento delle ipotrofie delle grandi labbra sia a ripristinare idratazione ed elasticità ai tessuti attraverso l’impiego di un filler dedicato a base di acido ialuronico monofasico.
Per prevenire e contrastare l’invecchiamento fisiologico e migliorare le condizioni di trofismo ed elasticità cutanea si possono eseguire infiltrazioni con sostanze ad azione biostimolante.
Le tipologie di interventi più richiesti sono:
La vaginoplastica (ovvero il restringimento vaginale) e la labioplastica, (la riduzione e l’abbellimento delle piccole e/o delle grandi labbra), sono due interventi cosmetici che si stanno diffondendo nella pratica della chirurgia estetica.
Gli sviluppi e le conquiste nelle tecniche chirurgiche con brillanti risultati sia estetici che funzionali, hanno fatto si che questi interventi siano sempre più richiesti tra la popolazione femminile.
La labioplastica, il più richiesto in assoluto, consiste quindi nella riduzione e nel rimodellamento armonioso della mucosa delle labbra vaginali. La tecnica prevede l’asportazione dell’eccesso di mucosa labiale mediante incisione tradizionale e suture riassorbibili o incisione laser. Il dolore del post-operatorio è generalmente assente o molto limitato, eventualmente alleviabile con blanda terapia antidolorifica. La procedura si effettua in anestesia locale con sedazione, dura circa 30-40 minuti e permette un pieno ritorno alle normali occupazioni in pochi giorni. L’attività sessuale può essere ripresa dopo circa 4-6 settimane. L’intervento viene condotto in regime di Day Surgery.
Altro problema frequente della sfera intima femminile è L’anorgasmia , l’incapacità o impossibilità di raggiungere l’orgasmo dopo una normale fase di eccitazione sessuale, tramite masturbazione (anorgasmia masturbatoria) o durante un coito (anorgasmia coitale)..
Nonostante alcune donne riescano ad avere una risposta orgasmica al bacio, alle semplici carezze sul corpo, all’allattamento al seno o con la sola contrazione pelvica, il 15% circa delle donne non l’ha mai provato, il 35% non riesce a raggiungerlo durante il coito (il mitico orgasmo vaginale) e il 48 per cento lo finge regolarmente.
L’anorgasmia può essere : primitiva, secondaria, casuale.
Per anorgasmia primitiva s’intende quando una donna non ha mai avuto un orgasmo, questa è la più facile da curare, in quanto la terapia consiste nella rimozione di inibizioni sessuali, nel fornire istruzioni, nell’autorizzare ad imparare e nell’incoraggiare un’atmosfera di fiducia e di interesse tra la paziente e il suo partner sessuale;
secondaria s’intende quando c’è perdita della capacità di avere orgasmo e più precisamente quando una donna, sessualmente sensibile in precedenza, perde la capacità di essere orgasmica. Questo tipo di anorgasmia si manifesta di solito se sono stati perduti alcuni stimoli fisici o psicologici di cui la donna ha bisogno;
casuale si intende quando una donna che è orgasmica in alcune situazioni non lo é in altre, in tal caso si può cercare una soluzione usando la cosiddetta “manovra a ponte” che consiste nella doppia stimolazione vaginale e clitoridea.
Indipendentemente dal “tipo” di anorgasmia, il disturbo deriva frequentemente da un cattivo rapporto con la sessualità ed in particolare con il piacere.
Comunque , quando l’anorgasmia non dipende dai seguenti problemi : aderenze clitoridee, cappuccio del clitoride stretto, rilassamento del muscolo pubococcigeo, fibrosi affezione del sistema neurologico inferiore, sclerosi amiotrofica laterale , malnutrizione e deficienza vitaminica, siringomielia, spina bifida, si può intervenire attraverso la carbossiterapia e la propulsione di ossigeno.
L’utilizzo di queste metodiche terapeutiche permette una maggiore facilità di orgasmo , dovuta ad una migliore irrorazione sanguigna del clitoride con conseguente aumentata sensibilità.
d.amuso.estetica@gmail.com