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Questione rifiuti Rossano: serve coesione politica area urbana

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Il Consigliere comunale Patrizia Uva: “Evitare inutili appelli al popolo”

Questione rifiuti Rossano: serve coesione politica area urbana

Il Consigliere comunale Patrizia Uva: “Evitare inutili appelli al popolo”

 

Riceviamo e pubblichiamo
Rifiuti, evitare appello ad inutili moti popolari anti istituzionali destinati a fallire come per tribunale ed ospedale. Il no alla cosiddetta clausola BUCITA va posto seriamente e senza sotterfugi dalla politica e dalle istituzioni di questo territorio per non dare ulteriore certificazione della propria incapacità e scarsa autorevolezza. Su rifiuti e tutela ambiente serve la massima coesione della politica e delle istituzioni dell’Area Urbana Corigliano Rossano.

Sono, questi, i concetti ribaditi dal Consigliere Comunale Patrizia UVA nel messaggio consegnato al Presidente del Consiglio SCARCELLO che ha da poco aperto il consiglio ad hoc sulla questione rifiuti.

 

TESTO INTEGRALE MESSAGGIO PATRIZIA UVA

Stimato Presidente, Gentili colleghi consiglieri, motivi di salute, ai quali sto in questo periodo della mia vita attribuendo la doverosa priorità, mi impediscono di condividere con voi, così come avrei voluto, il senso e gli obiettivi di un confronto che, ancora una volta, deve vedere coesa la politica e le istituzioni dell’Area Urbana Corigliano-Rossano su quella che è una questione storica e di civiltà. Non siamo semplicemente chiamati a motivare la nostra contrarietà, come del resto già fatto in passato, ad una ennesima scelta regionale sui rifiuti (a prescindere dalla giunta o dal Presidente attuali) che di fatto bypassa l’ascolto ed il coinvolgimento diretto ed indiretto delle comunità interessate e di chi pro tempore le rappresenta. Siamo piuttosto coinvolti, ognuno di noi come cittadino e famiglie prima che rappresentanti politici o istituzionali, nell’affermazione di un metodo e, al tempo stesso, di un principio: quello cioè della necessità di decisioni collegiali su questioni, come quelle connesse alla difesa dell’ambiente, che intersecano lo sviluppo sostenibile dei territori. Stiamo già subendo troppi danni derivanti da disattenzione e scarso peso territoriale. Non vi possono essere, su queste assunzioni di responsabilità, fughe in avanti o omissioni di qualsiasi tipo. Di scelte calate dall’alto non ha bisogno nessun territorio. La Sibaritide, oggi priva di servizi e investimenti perché monca di adeguata rappresentanza territoriale, deve quindi continuare a ribadire che non si contratta sulla soppressione della cosiddetta “Clausola Bucita”. Ma – e di ciò resto convinta – questa battaglia deve restare a livello politico ed istituzionale, senza immaginare, come pure ogni tanto si legge, improbabili moti popolari anti-istituzionali, già visti implodere per la tristissima vicenda del Tribunale di Rossano o prima ancora dell’Ospedale e che certificherebbero soltanto l’ennesimo fallimento di una classe politica incapace di dimostrarsi autorevole oltre il Trionto ed oltre il Cino.