banner bcc calabria

Reggio, Dieni (M5S): “Da smart city a città dei parcheggi”

banner bcc calabria

FEDERICA DIENI


banner bcc calabria

“Reggio Calabria con Falcomatà doveva trasformarsi in smart city: è
diventata la città dei parcheggi e dei cantieri aperti” così la deputata
reggina del MoVimento 5 Stelle Federica Dieni commenta il piano di
rimodulazione del Decreto Reggio.

“Giuseppe Falcomatà con questo nuovo piano – continua la parlamentare – ha
deciso di sfregiare Reggio Calabria con una serie di cantieri tra i quali
senza dubbio il più assurdo è quello che prevede la realizzazione di un
nuovo parcheggio interrato meccanizzato a Piazza del Popolo, al modico
costo di 9 milioni di euro, con “riqualificazione” della piazza annessa.
Da dove Falcomatà abbia ricavato questa passione per i parcheggi è un fatto
sconosciuto. A me sembra di ricordare che in campagna elettorale lui
parlasse di trasporto pubblico urbano e aree verdi, copiando, senza troppa
fantasia, i progetti che il suo mentore Matteo Renzi aveva messo in piedi a
Firenze. Invece ora in ogni piazza reggina spunta il progetto di un
parcheggio: dopo piazza Garibaldi, dove sono usciti fuori dei reperti
archeologici a rovinare provvisoriamente la festa (l’implementazione di
quest’opera viene confermata), il primo cittadino replica a Piazza del
Popolo. Chissà che stavolta non sia più fortunato. Nel frattempo i reggini
abitano in un cantiere di cui non si vede fine. A partire da piazza del
Duomo, fino a toccare tutti i buchi e i lavori in corso aperti in questa
città, viene da chiedersi se, tra le tante necessità di Reggio quanto a
deficit di servizi e qualità della vita, la priorità fosse davvero quella
di investire in costruzioni Con questa scelta Falcomatà decide di inserirsi
nell’alveo tracciato di un noto predecessore di cui probabilmente intende
seguire le tracce. E non mi riferisco, ovviamente, al compianto padre
Italo, bensì a Peppe Scopelliti, di cui il nuovo Giuseppe sta completando
le opere. So che faccio troppo onore al sindaco, dando a lui la
responsabilità di aver scelto di destinare i soldi del decreto Reggio a
queste fin troppo diffuse opere di rifacimento, spesso peggiorativo. I
reggini sanno bene da quante pressioni e richieste egli sia circondato,
ragion per cui non è mai lui, in prima persona, a rispondere alle critiche.
Per quanto riguarda noi cittadini, rassegniamoci ad una città in cui al
posto dei mezzi pubblici si costruiscono parcheggi. Una città che è ultima
per qualità della vita, nonostante la sua bellezza. Ci consoleremo
lasciando la macchina nel parcheggio meccanizzato a piazza del Popolo,
resti greci permettendo.”