Non è bastata la serie di brutte figure all’amministrazione
Manna per decretare il dietro front sulla realizzazione della mega clinica
privata convenzionata col pubblico a Rende. L’esecutivo continua a
rilanciare la proposta, ritirata da un privato evidentemente poco incline
al dibattito democratico, che nella sua esposizione iniziale presentava più
di un problema dal punto di vista urbanistico, ambientale e paesaggistico.
Nodi che restano al pettine, che abbiamo sottolineato più volte, ma che
stranamente non sono stati rilevati ed evidenziati da un organo tecnico
qual è – o dovrebbe essere – la Commissione Urbanistica del Comune di
Rende, evidentemente prona alle indicazioni della politica più che alle
leggi dello Stato.
In questo quadro che ribalta il concetto di buona amministrazione, Manna e
i suoi compagni di partito continuano a tifare per la gestione privata
della sanità piuttosto che propendere e lottare per il servizio pubblico.
Assistiamo così alla rinuncia della politica a far politica. Al
depotenziamento dell’azione statale a vantaggio di privati che campano,
operano e progettano in un regime garantito dai finanziamenti pubblici.
Come Movimento 5 Stelle portiamo avanti un altro concetto di sanità che è
quello scritto e sancito dalla Costituzione italiana.
Su questa storia non abbasseremo mai la guardia, perché gli interessi della
collettività devono essere salvaguardati e messi al primo posto nell’azione
del governo centrale e comunale. Come si fa ad ostinarsi su un ospedale
privato in un momento in cui la sanità pubblica non garantisce più il
diritto alla salute? Quando si assiste alla chiusura di ben 8 ospedali
nella provincia? Quando, con una lista di attesa dai sette agli undici mesi
all’Ospedale di Cosenza per una risonanza magnetica, si decide di scipparla
al Poliambulatorio di Rende nonostante fosse già stata acquistata per
questo scopo? Nessuna risposta a queste domande va nella direzione del bene
comune.
Perciò sproniamo Manna a salvaguardare e a potenziare il servizio pubblico
presente nel nostro territorio, a partire proprio dal Poliambulatorio di
Quattromiglia e a contrastare apertamente l’azione del Governo, portata
avanti nella nostra regione dal Commissario Scura. Il sindaco dovrebbe
vigilare affinché le promesse fatte dal presidente Oliverio nel corso della
riunione con i capigruppo rendesi, sul Poliambulatorio come sulla bonifica
dell’area ex Legnochimica, vengano effettivamente mantenute.
La stagione del “fare” parole è terminata. L’immobilismo di questa classe
politica è l’ennesima conferma dei nostri sospetti. Manna ha ampiamente
dimostrato alla città di non avere un’idea politica chiara e precisa e di
essere completamente in balia del vento e delle contrastanti correnti che
compongono la sua compagine di governo.