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Renzi, io segretario? Sono il meno adatto

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‘Un caffe’ con D’Alema lo prenderei, pero’ lo preparo io…’. Penso a una politica all’americana, dove il cittadino vota il suo leader

Renzi, io segretario? Sono il meno adatto

‘Un caffe’ con D’Alema lo prenderei, pero’ lo preparo io…’. Penso a una politica all’americana, dove il cittadino vota il suo leader

 

 

 

FIRENZE – “Ci sono persone molto più brave di me per farlo, credo di essere quello meno adatto”. Lo ha detto a Radio 24 Matteo Renzi, sindaco di Firenze e candidato alle primarie del centrosinistra, rispondendo all’intervistatore che gli chiedeva se fosse interessato a diventare segretario del Pd, dopo l’annuncio di non ricandidatura dato ieri dal segretario in carica, Pierluigi Bersani. “Non è nelle mie corde, mi piace fare le cose e vedere i risultati”, ha aggiunto.Inoltre bisogna “capire cosa è il Pd oggi e cosa erano i partiti” di una volta: “Io parto – ha spiegato – dal presupposto di una politica all’americana dove il cittadino si vota il suo leader, e allora non c’é bisogno di fumosi tavoli di coalizione dove si dà la linea”. Il sindaco di Firenze ha detto di sognare “un governo dove il leader non deve chiamare il segretario del partito per sapere cosa fare: quando l’Italia arriverà a quel livello allora sarà un Paese come tutti gli altri”.

CAFFE’ CON D’ALEMA? SI’, PERO’ LO PREPARO IO… Un caffé con l’avversario numero uno nel Pd, Massimo D’Alema? “Sì, magari lo preparo io ma sì”, ha risposto Matteo Renzi, sindaco di Firenze e candidato alle primarie del centrosinistra, rispondendo a una domanda da parte dell’intervistatore di Radio24. Quest’ultimo gli ha poi chiesto se l’avrebbe preparato lui per paura di essere avvelenato come Michele Sindona. “No, dico solo che lo preparo io perche D’Alema una volta ha detto una frase che mi ha molto colpito”, ha precisato Renzi, riferendosi a quando D’Alema, presidente del Copasir, raccomandò attenzione al sindaco ‘rottamatore’ dicendo che altrimenti si sarebbe “fatto male”. Per il sindaco sarebbe dunque soltanto un “atto di rispetto per l’anzianità”. Alla domanda su un secondo caffé con Rosy Bindi, Renzi ha detto di non voler esagerare: “L’ho già preso con D’alema, poi con due caffé divento nervoso”.

Bersani ha ipotizzato in 2-3 milioni i partecipanti alle primarie del centrosinistra? “Con due milioni vince lui, se si va sopra vinciamo noi”: così Matteo Renzi all’Infedele su La7, sottolineando che con una maggiore partecipazione dei cittadini alle primarie per lui aumentano le chance di vittoria”. “Per me – ha aggiunto – sarebbe una sconfitta se si registrassero meno persone della volta scorsa. Secondo me due milioni sarebbero una sconfitta per il Pd”

ERRORE DI MARCHIONNE ANNUNCIARE I LICENZIAMENTI “Credo che sia stato un errore” annunciare il licenziamento di 19 lavoratori di Pomigliano da parte dell’ad Fiat Sergio Marchionne, perché “dà il senso di un desiderio di non adempiere a un obbligo del giudice”. Lo ha detto a Radio 24 Matteo Renzi, sindaco di Firenze e candidato alle primarie del centrosinistra, secondo cui “si può discutere se le leggi siano giuste o meno, ma se un giudice dice di reintegrare, bisogna reintegrare”. Secondo Renzi, il problema vero è che “non stiamo facendo una discussione sul futuro dell’auto in Europa”, in un contesto dove “molte realtà chiudono, e si vendono sempre meno automobili. Che facciamo per fabbriche come Termini Imerese?”. Il sindaco, rispondendo poi a una domanda dell’intervistatore su quale auto possedesse, ha risposto: “Ho una Volkswagen Sharan”. Poi ha detto ancora: “Spero che le strategie di Marchionne abbiano senso, e non siano illusorie come Fabbrica Italia”.