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Report europeo diritti fondamentali 2013/2014. Ferrara (M5S) sarà relatrice

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Bruxelles – Ancora troppe le violazione dei diritti fondamentali in Europa,
così come denunciato da moltissimi cittadini e da numerose ong. Questo non
dovrebbe accadere, in particolar modo con l’entrata in vigore del Trattato
di Lisbona, in seguito al quale si conferisce alla Carta dei diritti
fondamentali lo stesso effetto giuridico vincolante dei Trattati.
Attraverso il report del Parlamento europeo sui diritti fondamentali in
Europa per gli anni 2013 e 2014 del quale sono stata nominata relatrice,
chiederò agli Stati membri ed alla Commissione un contributo maggiore,
rispetto a quello profuso negli anni precedenti, al fine di garantire a
pieno la tutela dei diritti fondamentali su tutto il territorio dell’Unione
europea.
Presenterò il report il 30 marzo, in un’audizione pubblica, nella
Commissione libertà civili, giustizia e affari interni, alla presenza del
primo Vice presidente della Commissione europea Franz Timmermans, dei
rappresentanti del Consiglio dell’Unione europea, dei giudici della Corte
di giustizia europea e del Commissario sui diritti umani del Consiglio
d’Europa, nonché di molte ong attive nel campo della tutela dei diritti
fondamentali. Tra gli esperti che relazioneranno, sarà presente anche il
dott. Nicola Gratteri, da me invitato per portare la sua esperienza nella
lotta contro la mafia e la corruzione, fenomeni che ledono i più basilari
diritti fondamentali.
Numerosi gli elementi di novità introdotti nel report, a cominciare dal
coinvolgimento dei cittadini nella stesura stessa della relazione, sia
attraverso l’invio di un questionario a numerose ong attive nella tutela
dei diritti umani a livello europeo, sia con la pubblicazione della bozza
del report sul sistema operativo Lex, in modo da dare ad ogni cittadino
l’opportunità di offrire il proprio contributo.
La proposta che porterò avanti è quella di istituire una vera e propria
strategia interna basata sull’applicazione dell’articolo 2 del trattato UE,
che coinvolga tutti gli organi dell’Unione nonché le ong attive nel campo
del rispetto dei diritti fondamentali e la società civile, mettendo in atto
un sistema di monitoraggio costante e di prevenzione delle violazioni.
Non ci si può più limitare a semplici richiami e raccomandazioni agli Stati
membri, ritengo assolutamente necessario istituire un meccanismo che possa
rappresentare un deterrente sufficiente per eradicare definitivamente
situazioni di violazioni dei diritti fondamentali.
Oltre alle questioni istituzionali, verranno poi analizzate violazioni
specifiche dei diritti contenuti nella Carta, con particolare attenzione
all’impatto delle politiche di austerità e della corruzione sui diritti
fondamentali, alla necessità di garantire il giusto bilanciamento tra
rispetto dei diritti umani e garanzia della sicurezza collettiva, alla
tutela delle minoranze, alla situazione nelle carceri, alla lotta alle
discriminazioni e alla tutela dei diritti dei migranti e dei rifugiati.
Una società di diritto si costruisce attraverso azioni ferme e concrete
volte a contrastare il perpetrarsi di ingiustizie nei confronti dei
cittadini e l’Unione europea deve farsi garante massimo del pieno rispetto
dei diritti umani.

Laura Ferrara
Portavoce Movimento Cinque Stelle al Parlamento europeo