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Ricoverati in Italia per un fungo

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Occhio alla raccolta potrebbero essere velenosi per il clima estremo. L’estate piovosa ha anticipato la raccolta sui monti, ma gli esperti invitano sempre alla prudenza

Ricoverati in Italia per un fungo

Occhio alla raccolta potrebbero essere velenosi per il clima estremo. L’estate piovosa ha anticipato la raccolta sui monti, ma gli esperti invitano sempre alla prudenza

 

 

Quello che va da agosto a novembre è il periodo ideale per la raccolta dei funghi
nei nostri boschi. Quest’anno però si sono segnalate raccolte precoci pure in luglio.
Di fatto l’estate piovosa ha creato una situazione eccezionale scatenando la mania
della raccolta dei funghi, una vera e propria passione per tanti esperti e non da
Nord a Sud. E come ogni anno Giovanni D’Agata, fondatore dello “Sportello dei
Diritti” , riporta l’attenzione degli appassionati, specie dei meno esperti,
sulla necessità di seguire le regole basilari per evitare che l’improvvisazione
si trasformi in fatalità per sé stessi e per gli amici che s’invitano a cena.
Anche perchè quest’anno dopo le brevi e intense piogge delle ultime settimane, i
funghi si sono imbevuti di acqua mentre il caldo dei giorni successivi li ha “cotti”.
Questo ha determinato che i funghi anche che sono normalmente innocui, potrebbero
essere avvelenati. E’ notizia di oggi che vi sono 19 intossicati in un agriturismo
di Pieve Santo Stefano, in provincia di Arezzo. Gli ospiti della struttura sono stati
avvelenati da un fungo della specie “Boletus Satanas”.Gli esperti hanno identificato
il micete, un unico esemplare di oltre un chilo raccolto nel bosco vicino all’hotel,
dopo aver analizzato i resti della cena. Nel giro di tre ore i turisti hanno accusato
crisi di vomito e diarrea. In ospedale oltre ai cittadini italiani, sono finiti elvetici
e anche tedeschi . Cinque di loro rimangono ricoverati. Per Giovanni D’Agata restano
validi i consigli alla prudenza sui monti e l’invito, in caso di dubbio, a rivolgersi
agli esperti degli organi ufficiali di controllo.