Con il corso di aggiornamento organizzato da “Coim Idea” a Polistena e tenuto dall’esperto di società partecipate degli enti locali, Michele Nico, sono state proposte concrete indicazioni a segretari, dirigenti e funzionari dei comuni per procedere al riordino delle partecipazioni societarie degli enti locali. Entro il 23 marzo 2017, sotto il controllo della Corte dei Conti, gli enti devono approvare i nuovi piani di razionalizzazione, con criteri e obiettivi più stringenti rispetto al passato, tra cui il divieto di mantenere in vita le partecipate con un fatturato medio inferiore a un milione di euro negli ultimi 3 anni.
Scattano poi sanzioni, molto, molto pesanti, per gli enti che non adottano i piani operativi, con la conseguenza che il socio pubblico si ritrova ancora una volta gravato da ulteriori incombenze, suscettibili di ingenerare forme inedite di responsabilità erariale. Il quadro normativo, per di più, è incerto, segnato dalla sentenza n. 251 del 25 novembre 2016, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale della procedura di attuazione della cosiddetta riforma Madia, aprendo interrogativi di fondo sul decreto legislativo n. 175/2016 entrato in vigore il 23 settembre 2016, recante il Testo unico in materia di società a partecipazione pubblica, che riorganizza i rapporti tra enti locali e partecipate.
Quali sono allora le avvertenze da seguire per orientare al meglio l’azione amministrativa?
Oltre che attraverso il momento di riflessione e condivisione realizzato presso il centro di formazione della società a Polistena e la messa a punto delle fasi e procedure da seguire per realizzare un corretto percorso, coim idea ha offerto un significativo supporto in più. È stato presentato e distribuito agli enti che si avvalgono dei servizi di coim idea il volume: “L’organizzazione e la gestione dei servizi pubblici locali dopo la sentenza della consulta n.251 del novembre 2016”. Il testo, stampato nell’ambito delle pubblicazioni di cittàmia, periodico rivolto agli enti locali, con direttore Arturo Bianco, capo redattore Sandro Borruto e che vede la collaborazione di diversi operatori della PA, è una guida concreta per operare in una materia difficile e un riferimento operativo in vista delle scadenze imminenti.