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Riorganizzazione della rete assistenziale, il ministro Lorenzin ne ha parlato ad Unomattina

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“Su questo fronte occorre collaborare con le regioni per accelerare il percorso di attivazione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e delle Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) deputate ad erogare l’assistenza primaria in un’ottica di complementarietà con le strutture ospedaliere”

di GABRIELLA FOCI

Riorganizzazione della rete assistenziale, il ministro Lorenzin ne ha parlato ad Unomattina

“Su questo fronte occorre collaborare con le regioni per accelerare il percorso di attivazione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e delle Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) deputate ad erogare l’assistenza primaria in un’ottica di complementarietà con le strutture ospedaliere”

 

di Gabriella Foci

 

 

Stamane su Rai Uno ospite del programma Unomattina il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha affrontato l’argomento “La riorganizzazione dell’assistenza territoriale per rafforzare i legami tra ospedale e territorio”. “Non vi è dubbio – ha detto il ministro Beatrice Lorenzin – che su questo tema, su cui hanno posto particolare attenzione i miei predecessori, Fazio, Balduzzi si gioca la stessa sostenibilità del nostro Servizio sanitario nazionale. Su questo fronte occorre collaborare con le regioni per accelerare il percorso di attivazione delle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT) e delle Unità Complesse di Cure Primarie (UCCP) deputate ad erogare l’assistenza primaria in un’ottica di complementarietà con le strutture ospedaliere e di accrescimento della capacità di presa in carico del cittadino assistito dal SSN. E’ noto che i LEA si identificano nelle prestazioni e nei servizi che il Servizio Sanitario Nazionale è tenuto a garantire a tutti i cittadini, gratuitamente o in regime di compartecipazione, utilizzando le risorse raccolte attraverso il sistema fiscale. I LEA rispondono all’esigenza di garantire quel nucleo irrinunciabile del diritto alla salute protetto dalla Costituzione come ambito inviolabile della dignità umana; ciò comporta che gli stessi, benché non abbiano la pretesa di essere esaustivi rispetto ai bisogni assistenziali riconducibili al singolo e alla collettività, debbono prevedere comunque una soglia minima di interventi, al fine di non vulnerare la sfera giuridica soggettiva che l’art. 32 della Costituzione ha voluto tutelare e garantire in modo assolutamente pieno ed esclusivo. La proposta di provvedimento di aggiornamento del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 29 novembre 2001, in attuazione dell’art. 5, commi 1 e 2, della legge n. 189 del 2012, è stata predisposta e trasmessa al Ministero dell’economia e delle finanze per acquisire il previsto concerto tecnico. Dopo la formulazione di una specifica valutazione economica da parte del Ministero dell’economia e finanze, lo schema di decreto è stato trasmesso il 12 marzo 2013 alla Conferenza Stato Regioni per l’avvio dell’istruttoria ai fini dell’intesa”.