Rosarno, Beni confiscati alla criminalità organizzata: al via l’avviso pubblico perl’assegnazione gratuita a enti e associazioni del Terzo Settore
Apr 08, 2025 - redazione
Il Sindaco Pasquale Cutrì e l’Amministrazione Comunale annunciano l’avvio
dell’istruttoria pubblica per l’assegnazione gratuita di beni immobili confiscati
alla criminalità organizzata, destinati a enti e associazioni del Terzo Settore per
finalità sociali. Un’azione concreta che conferma il forte impegno
dell’Amministrazione nel promuovere legalità, inclusione e sviluppo sostenibile
sul territorio. Attraverso questo avviso, l’Ente intende valorizzare il patrimonio
confiscato restituendolo alla comunità per la realizzazione di attività sociali,
culturali, educative, terapeutiche, ambientali o agricole, in linea con i principi di
solidarietà, sussidiarietà e partecipazione attiva dei cittadini. Possono
partecipare: organizzazioni di volontariato; associazioni di promozione sociale;
cooperative sociali; fondazioni; altri enti del privato sociale operanti senza
scopo di lucro. Le proposte dovranno essere presentate entro le ore 12:00 del 22
aprile 2025, in forma cartacea e secondo le modalità dettagliate nell’avviso
disponibile presso il sito istituzionale del Comune. La selezione sarà effettuata
da una Commissione giudicatrice, sulla base della qualità del progetto,
dell’impatto sociale, della sostenibilità economica e della capacità gestionale
del soggetto proponente. Saranno premiate le iniziative capaci di generare
valore sociale duraturo e nuove opportunità per la collettività, in particolare nei
campi dell’agricoltura sociale, della cultura della legalità e del recupero di
soggetti vulnerabili. Questo avviso pubblico rappresenta un passo concreto e
coraggioso nella direzione di una Rosarno più giusta, solidale e partecipata.
L’Amministrazione Comunale continua a farsi promotrice di una visione di
comunità fondata su legalità, inclusione e sviluppo culturale, offrendo strumenti
reali di riscatto sociale e rilancio territoriale. Non si tratta solo di restituire beni
alla collettività, ma di trasformare ferite del passato in opportunità di futuro,
affidando questi spazi a chi ogni giorno lavora per il bene comune. È questa la
sfida che Rosarno ha scelto di affrontare con determinazione, mettendo al
centro la persona, la cultura e la partecipazione attiva.