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Rosarno, oggi la consegna di 18 beni confiscati alla ‘ndrangheta

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Ancora un tassello per la legalità a Rosarno. Sono ben 18 i beni confiscati alle cosche di ‘ndrangheta locale da parte dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata che saranno restituiti alle istituzioni della comunità rosarnese e la cui gestione passerà all’amministrazione comunale.

“Non sono solo beni simbolo della vittoria dello Stato sulla ‘ndrangheta, ma soprattutto luoghi di cui le comunità ed i cittadini si riappropriano per riaffermare legalità e giustizia sociale. Mi auguro che saranno ben utilizzati dalle amministrazioni comunali, vigilando sulle procedure e procedendo agli affidamenti in breve tempo”. Dorina Bianchi, sottosegretario al ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo ha commentato così la notizia della consegna a Rosarno di 18 beni confiscati alla criminalità organizzata.

“Questi 18 immobili, un tempo di proprietà di boss ed esponenti della criminalità organizzata, devono rappresentare l’emblema del riscatto sociale di territori a forte pervasività criminale. Come accaduto in altre realtà calabresi, dove edifici confiscati alla ‘ndrangheta sono diventati luoghi di socializzazione e legalità, grazie soprattutto all’entusiasmo ed alla voglia di riscatto dei giovani, mi auguro possano diventare anche per queste comunità un’occasione di rivalsa sociale contro la violenza e chi soffoca con i suoi tentacoli la vita e l’economia del territorio”. E non è la prima volta che accade nel centro pianigiano.

Nelle scorse settimane si è svolta la cerimonia di inizio lavori di ristrutturazione di due palazzine appartenute alla ’ndragheta del posto e passate ai carabinieri. Il complesso immobiliare abusivo è stato confiscato al clan  dei “Bellocco” e destinato dall’Agenzia del Demanio all’Arma dei Carabinieri di Rosarno per ospitare la nuova sede della locale Tenenza, con relativi alloggi di servizio, per cui fino ad ora lo Stato pagava un canone di affitto. Il Comune di Rosarno, con l’approvazione del progetto definitivo di recupero dei due edifici, ha attivato la Variante di Piano consentendo così di regolarizzare anche la posizione urbanistica degli immobili.