ROSSANO (Cs) – Stamani, alle 11, tredici Consiglieri comunali hanno presentato al Segretario generale dell’Ente, Avv. Nicola Middonno, formali dimissioni dalla carica istituzionale così per come previsto dagli articoli 38 e 141, comma 1 lettera B N.3 del D.Lgs. N.267 del 2000 e ss.mm.ii. Le stesse sono state ratificate con apposito atto notarile (Rep.N. 97574) redatto Martedì 17 Novembre.
Con le dimissioni della metà più uno dei rappresentanti dell’Assise civica viene destituito il Governo cittadino a guida del sindaco Giuseppe Antoniotti. Nelle prossime si provvederà alla nomina del Commissario Prefettizio che sarà designato dall’Ufficio territoriale del Governo di Cosenza, si passerà alla fase di gestione ordinaria dell’Ente, di traghettamento verso le elezioni Amministrative per il rinnovo del Sindaco e del Consiglio comunale che saranno indette nelle prossime settimane.
I Consiglieri dimissionari, così come anticipato dalla stampa nelle ultime ore, sono: Giampiero Calabrò (gruppo Alleanza Per l’Italia), Teodoro Calabrò (Gruppo Partito Democratico), Giovanni De Simone (Gruppo Forza Italia), Cosimo Falco (Gruppo Forza Italia), Antonio Graziano (Gruppo Partito Democratico), Pietro Lucisano (Gruppo Forza Italia), Ermanno Marino (Gruppo Sinistra Ecologia e Libertà), Stefano Mascaro (Gruppo Misto), Antonio Micciullo (Gruppo Partito Democratico), Giuseppina Liberata Primerano (Gruppo Misto) e Vincenzo Scarcello (Gruppo Unione di Centro).
Tale sopravvenienza, altresì, determina lo scioglimento del Consiglio comunale e dei suoi organi istituzionali, la decadenza del Sindaco e la conseguente revoca di tutti gli incarichi in capo ai rappresentanti dell’Assise civica.
SINDACO CORIGLIANO: ROTTURE NON SALUTARI PER LE COMUNITÀ
CORIGLIANO C.(Cs) – A prescindere da qualsiasi altra valutazione, sulla quale non ci compete indagare, l’aver portato allo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale di Rossano e, quindi, alla decadenza del Sindaco Giuseppe ANTONIOTTI a pochi mesi dalle elezioni del 2016 è un fatto istituzionale di gravità assoluta. È quanto dichiara il Sindaco Giuseppe GERACI che coglie l’occasione per ribadire pubblicamente la stima sua personale e dell’Amministrazione Comunale al collega ANTONIOTTI con il quale – aggiunge il Primo Cittadino – sono stati condivisi fino ad oggi percorsi virtuosi di grande collaborazione reciproca, ispirati come mai in passato al massimo rispetto ed equilibrio delle due istituzioni e comunità ed improntati alla ricerca comune di soluzioni e di prospettive di sviluppo per l’intera Area Urbana e per la Sibaritide. Ammetto – esordisce GERACI – di avere più di una difficoltà a collocare nel quadro della normale dialettica politica, per quanto vivace o aspra, quanto accaduto e sta accadendo alla Giunta Municipale di Rossano. Perché – continua – pur nella sacrosanta e legittima diversità di opinioni politiche, che sottendono probabilmente alla maturata decisione che ha portato alla decadenza dell’Esecutivo in carica, in un momento oggettivamente complicato per il governo dei territori in Calabria, simili forme di rottura istituzionale non possono essere in nessun caso considerate salutari per le comunità amministrate. Soprattutto alla luce delle diverse emergenze epocali affrontate con determinazioni fino ad oggi, da ultimo le gravi conseguenze dell’alluvione del 12 agosto scorso, tanto per le opposizioni quanto per i consiglieri della stessa maggioranza consiliare sarebbe stato più che auspicabile – aggiunge – rinviare qualsivoglia confronto politico con il sindaco uscente e con quanto realizzato o meno fino ad oggi, alla naturale sede elettorale, del resto da qui a qualche mese. Era ed è tale e tanta la mole di questioni aperte, che tra l’altro Corigliano condivide a doppio filo con la vicina Rossano, che avrebbe dovuto indurre tutti, ripeto a prescindere da qualsiasi altra considerazione, ad una maggiore ponderazione degli effetti collaterali, spesso destinati a durare per molto tempo, che un commissariamento dell’ente inevitabilmente determina. Oggi siamo costretti a rivedere, e lo facciamo a malincuore, la ricca agenda di iniziative ed obiettivi comuni che avevamo costruito insieme con il Sindaco e con gli assessori della Giunta ANTONIOTTI. Esprimendo sentimenti di profondo rammarico per l’involuzione, per il vulnus e per il gap oggettivi che la nuova situazione produce in tutto il territorio, restiamo convinti – conclude GERACI – che i metodi ed i contenuti della Politica, nazionale e locale, debbano poter ambire ad altri orizzonti e ad altre forme di confronto sulle reali capacità di portare a soluzione, attraverso la sempre più difficile azione di governo, una quantità di criticità sempre più ingestibile per le autonomie locali e per chi è chiamato provvisoriamente a rappresentarle. A Giuseppe ANTONIOTTI, il cui impegno istituzionale e la cui abnegazione personale dimostrati fino ad oggi, tanto per la sua Città quanto per il territorio, possono difficilmente essere negati, ribadiamo la solidarietà e la stima dell’Amministrazione Comunale di Corigliano.
TONINO CARACCIOLO: “L’OPPOSIZIONE HA FATTO IL GIOCO DI QUALCHE STRATEGA DI DESTRA. DENUNCERO’ ALLA PROCURA IL VOTO DI SCAMBIO
ROSSANO – “La dialettica politica rossanese si tinge sempre più di colori torbidi ed oscuri, dopo quasi quattro anni di amministrazione di centrodestra, scellerata ed allegra, ieri si è consumato l’epilogo più buio che poteva immaginarsi. Logiche di potere di palazzo hanno preso il sopravvento sulla gestione della cosa pubblica e sul rispetto della cittadinanza. Una brutta pagina per la storia politica di questa città, sempre più in discesa, che passerà alla storia per aver dato fiducia a politici di maggioranza poco capaci ed alcuni di opposizione poco scaltri. Questi signori in spregio alla fiducia consegnatagli dagli elettori nel 2011 hanno rimesso il proprio mandato facendo così il gioco di qualche stratega politico rinchiuso nelle stanze di qualche segreteria cittadina. Lasciando la città in balia degli eventi e delle sue emergenze perenni. Perché? Senza motivazione plausibile e giustificabile! Una condotta che non si addice a chi millanta di amare la propria città, lasciandola poi in balia delle onde per un mero capriccio politico e qualche interesse personale. Sulla questione ora si accenderanno non solo i riflettori dell’opinione pubblica, ma anche quelli della giustizia, mi sono già attivato per denunciare alla Procura della Repubblica i fatti relativi ad ipotesi di voto di scambio che si stanno consumando in questo periodo. Dopo la disfatta di questa classe dirigente, Rossano merita di ritornare una città trasparente, in cui i cittadini abbiano rispetto e dignità. Io sono e resto il fautore del Progetto #RossanoFutura, oltre gli schieramenti ”
Sono queste le dichiarazioni dell’ex sindaco di Rossano, Tonino CARACCIOLO, all’indomani della notizia della decadenza del sindaco Antoniotti. Così come emerge dalle cronache giornalistiche 13 sono stati consiglieri comunali che hanno decretato la sua disfatta, 7 di maggioranza e 6 di minoranza. Incalza CARACCIOLO: “Tra questi l’opposizione di centrosinistra, unita nel fiancheggiare una strategia ben studiata da qualche politico di destra, non rendendosi però conto di supportare una strategia avversaria. La venuta di un commissario prefettizio ha un solo risvolto positivo, quello di porre fine all’immonda pratica del voto di scambio a partire dalla questione alluvione. Ciò non giustifica in alcun modo la congiura di palazzo che si e’ consumata fuori dalle istituzioni. Da oggi saremo ancora piu’ vigili per combattere, anche per via giudiziaria ogni forma di voto di scambio.
Rossano ha il diritto ad una amministrazione che ponga fine all’opacita’, agli affari, al familismo ed alle clientele e che ridia speranza ai giovani.