Seminario al Piria di Rosarno con Maria Falcone ed il giornalista Sergio Nazzaro
Apr 04, 2025 - redazione
Seminario al Piria di Rosarno con Maria Falcone e Sergio Nazzaro
Questa mattina, a Rosarno, nell’ambito del progetto “Tra Scilla e Cariddi: traghettare il fresco profumo della libertà”, gli studenti del Liceo Scientifico “R. Piria” hanno avuto l’opportunità di confrontarsi in remoto, con Maria Falcone, sorella del giudice brutalmente assassinato dalla mafia e con il rinomato giornalista Sergio Nazzaro, che ha collaborato con UNODC, Europol, Dipartimento di Stato USA, IRI International Republican Institute, Repubblica e il Sole 24 Ore.
Dopo l’introduzione dei lavori da parte del Dirigente Scolastico, professoressa Mariarosaria Russo, da anni impegnata nella lotta alla mafia e alla criminalità organizzata, ambasciatrice di pace e promotrice di valori nobili quali giustizia e legalità, è seguito l’intervento di Maria Falcone, che dopo aver espresso un profondo apprezzamento per il lavoro svolto dalla scuola, ha affermato: “continuare a ricordare il 19 luglio e il 23 maggio del 92, significa rendersi conto che ancora c’è tanto da fare perché la mafia sarà sconfitta soltanto, come diceva Giovanni, quando la società le negherà il consenso. Anche se non è la mafia stragista di Totò Riina, di Provenzano, di Messina Denaro è sempre una mafia forte, una mafia che inquina la società, che collabora con la politica, con l’amministrazione e penetra in quelle che sono proprio le attività fondamentali della vita sociale di un paese. Continuare come fa la fondazione per assicurarci un domani forse libero dalla mafia.” Ha inoltre invitato gli studenti a visitare il museo di Giovanni e Paolo, avamposto della lotta alla mafia. Successivamente ha preso la parola Paolo Cicciù, presidente del Centro Sportivo Nazionale, Comitato di Reggio Calabria, che collaboro con il Piria nell’attuazione di diverse attività. Il presidente si è soffermato sulla funzione dello sport quale potente strumento di integrazione e coesione sociale, specialmente in aree difficili come Rosarno. In questo contesto, il valore dello sport si manifesta attraverso la sua capacità di unire le persone, promuovendo valori di legalità, giustizia e solidarietà. Lo sport può diventare un catalizzatore di cambiamento, ispirando le nuove generazioni a credere in valori di legalità e giustizia, e a lavorare insieme per un futuro più “sano”.
Il giornalista Sergio Nazzaro, in partenza per la Libia, ha coinvolto gli studenti in modo empatico e proattivo: “Le parole sono importanti, legalità non significa nulla se non c’è giustizia sociale, anche la legge può essere ingiusta perché magari non funziona per tutti. Il concetto di giustizia sociale è legato a quello di pace: ogni mattina sentiamo parlare di guerra, di armi, di soldi; stiamo attraversando un brutto periodo. Allora per rimettere insieme le parole o le cambiamo o non andiamo da nessuna parte. Anche la scuola deve cambiare, perché la scuola deve insegnare che tutti dobbiamo essere i migliori, e tutti dobbiamo essere i primi, non il singolo, ma occorre andare avanti insieme, fare comunità, vivere la solidarietà ed essere propensi all’ascolto. La società è costruita sui soldi, la mafia è costruita sui soldi. Il mondo si cambia sorridendo, aiutando gli altri. Ci sono cose che i soldi non possono comprare: la stima, il rispetto, l’aiuto di un amico che ti chiama a mezzanotte o alle cinque del mattino, l’amicizia, la solidarietà. Su questo terreno noi possiamo vincere le mafie, possiamo fare la cosa giusta diventando comunità. Le mafie hanno vinto e purtroppo continuano a vincere per gente ignorante che non distingue tra diritti e doveri. I professori stanno con voi per cercare di cambiare il mondo. Prima di parlare, pensiamo, prima di parlare ascoltiamo”.
Al dibattito ha partecipato anche la professoressa Eleonora Contartese, referente del progetto. Partendo dall’approccio della Preside Russo sulla pedagogia delle scelte responsabili, ha sottolineato che, quotidianamente, i docenti si impegnano in dibattiti aperti con gli studenti, sia dentro che fuori le aule, su temi di educazione civica. Questi temi comprendono la lotta contro la mafia e l’importanza di adottare scelte alternative, contribuendo a una crescita socio-culturale dei giovanissimi, fondata sul rispetto delle regole. È fondamentale formare cittadini attivi, consapevoli del significato del senso di appartenenza alla comunità.
Prima della conclusione, la dottoressa Marina Mazzini, presidente di ONU Italia, si è soffermata sull’importanza della Costituzione italiana, sul rispetto della legalità economica e sulla necessità di difendere in modo consapevole le leggi vigenti.
Numerosi gli interventi degli studenti che hanno voluto sottolineare la necessità della condivisione di esperienze, emozioni e momenti di vita. A conclusione il dirigente scolastico Mariarosaria Russo, ha dichiarato: “Il Piria di Rosarno si contraddistingue come presidio di legalità. Ritengo che il contrasto alla mafia richieda un approccio multifocale e un impegno costante e sinergico da parte di tutte le componenti della società e non solo della scuola. Mentre le istituzioni continuano a intensificare le loro azioni, è imperativo che anche i cittadini e i nostri ragazzi si mobilitino, rimanendo vigili nel difendere i valori democratici e di giustizia. Nel mio istituto scolastico, molti studenti vivono storie drammatiche, ma vengono sempre a chiedermi consigli, io dico loro che c’è sempre un’altra scelta, ma devono abbandonare l’idea dei facili guadagni senza sudore.” Occorre continuare a lottare, poiché solo attraverso un fronte comune, che unisca forze dell’ordine, magistratura, società civile e cultura, sarà possibile avanzare verso una società libera dalla morsa della criminalità organizzata, in cui la legalità non sia solo un principio astratto, ma una realtà concreta e quotidiana.