banner bcc calabria

Picchiata e minacciata di morte, a processo tre aguzzini

banner bcc calabria

banner bcc calabria

Era stata picchiata, legata ad un macchinario per la tosatura delle nocciole, colpita con calci, pugni e bastonate e poi minacciata di morte con una pistola. La vittima, una 40enne di Pernocari di Rombiolo, aveva vissuto un vero e proprio incubo e ora i fratelli Leoluca, Antonio, e Salvatore Lo Bianco, di 48, 42 anni e 38 anni, saranno sottoposti a processo, su disposizione del gup del Tribunale di Vibo Valentia con rito abbreviato per sequestro di persona e lesioni aggravate. In particolare, i tre sono accusati di aver incatenato e imbavagliato in due diversi magazzini l’allora compagna di Leoluca Lo Bianco perché l’uomo si era rifiutato, secondo le indagini, di far vivere i due figli della donna, avuti da un’altra relazione, nella loro casa.

Un’azione “punitiva” quella di Leoluca Lo Bianco, convivente della vittima, e i suoi due fratelli, Antonio e Salvatore. Era stato il figlio della donna a recarsi dai Carabinieri la mattina dello scorso 23 settembre, allarmato dalla scomparsa della madre. Il convivente era stato subito sentito al telefono e il fatto che non fosse assolutamente preoccupato insospettì i militari. Poi si sarebbe attivato spiegando ai militari che era stato colto di sorpresa e fu proprio lui a “ritrovarla” riversa per strada ed in stato di semi coscienza, con delle evidenti ecchimosi sul volto. La 40enne sarebbe stata addirittura lasciata senza cibo ed acqua fino al pomeriggio successivo, quando il compagno, spiazzato dalla convocazione in caserma da parte dei Carabinieri di Filandari, aveva deciso di liberarla inscenando il finto ritrovamento.