di Mimmo Petullà
A Taurianova è stato possibile apprendere che, l’Ente comunale e talune associazioni, hanno inteso condividere la promozione di eventi da realizzare nel contesto dell’imminente estate. L’individuata scelta progettuale si presenta dotata di apprezzabili punti di forza, dai quali si evince il proposito di dare slancio a relazioni di reciprocità, volte ad arricchire il tessuto culturale e a rafforzare le forme della socialità e della coesione territoriale. Bisogna tuttavia aggiungere che le implicazioni prospettiche rischiano di non essere molto rilevanti, se l’iniziativa si presentasse disgiunta da una logica più originaria e costitutiva, che è quella d’incrementare il potenziale democratico dell’associazionismo negli indirizzi e nelle scelte di merito delle politiche sociali, in modo particolare a fronte delle problematiche che si agitano nella città.
Qualunque forma di condivisa programmazione tra istituzione municipale e aggregazioni sociali, che non fosse orientata a ricercare e a consolidare la legittimazione di quest’imprescindibile e comune interesse, renderebbe vano nella forma e nei contenuti ogni tentativo di articolare il livello dei rapporti, mentre risolverebbe il coinvolgimento dei cittadini in un’esperienza episodica, capace di esaltare la dimensione emozionale ma al contempo di privare di spirito pubblico ed esercizio critico. Proprio per queste motivazioni è tempo di pensare a percorsi e a provvedimenti deliberativi, riconoscendo alle organizzazioni sociali – incluse quelle più sottorappresentate – un vero e proprio ruolo istituzionale di mediazione decisionale tra le richieste provenienti dalla società civile e il sistema politico e amministrativo. In questa direzione di senso è da auspicare che l’approccio cooperativistico, scaturito dalla suindicata organizzazione degli eventi estivi, possa creare le condizioni per affrontare una più ampia discussione intorno a questa fondamentale e non più rinviabile area tematica. Essa ricorda la basilare e creativa connotazione dell’associazionismo, che è quella di muoversi anche nei luoghi e nei significati della politica e delle istituzioni – magari con formule di collaborazione – ma a condizione di accrescere al loro interno il senso civico e la mobilitazione attivamente partecipativa della comunità. Non esercitare questa pratica di cittadinanza democratica – persuadendosi che possa essere del tutto rimpiazzata con altri e più circoscritti campi d’impegno – significa mortificare, fino a nullificare, i presupposti che motivano l’esistenza dell’associazionismo e non di meno dell’organismo della consulta.
In attesa che questo processo possa essere generato e avviato, sembra alquanto opportuno richiamare l’attenzione delle stesse associazioni sull’inquietante notizia – appresa da organi di stampa – riguardante la possibile presenza d’interrati rifiuti tossici, a quanto pare rinvenuti in un’area territorialmente comprendente i comuni di Taurianova e di Cittanova. Si tratta di una questione che impone di esprimere valutazioni lucide e rigorose, prendendo ovviamente posizione rispetto all’evolversi degli accadimenti. Non dovrebbe essere esclusa – già nella fase attuale – l’occasione per favorire tra le aggregazioni sociali delle due città spazi di dialettico confronto, in grado di configurare eventuali e concordati interventi. D’altra parte i sindaci prontamente intervenuti sul delicato argomento – in qualità di organi responsabili e rappresentativi delle amministrazioni di riferimento – non possono non essere sostenuti nella dovuta ricerca di verità e di giustizia.