di Carmelo Nicotera
COSENZA – Non ci sarà alcun processo nei confronti di Luca Conforti, trentunenne di Acri, accusato di atti persecutori nei confronti di Francesco De Bartolo. Il Gup Branda, infatti, ha pronunciato “sentenza di non luogo a procedere” per l’imputato, assistito dagli avvocati Raffaele Rigoli ed Angelo Altomari. I fatti risalgono ai mesi di Marzo e Aprile del 2015: Conforti venne denunciato dal De Bartolo per una serie di episodi di stalking, avvenuti nella cittadina di Acri. De Bartolo, nella sua denuncia agli inquirenti, raccontava di una serie di minacce e molestie in luoghi pubblici, di pedinamenti nella sua abitazione e sul luogo di lavoro: il timore di ritorsioni nei confronti della sua persona lo portarono a sporgere querela nei confronti del trentunenne. La Procura della Repubblica di Cosenza, però, in udienza preliminare, non è riuscita a sostenere la tesi accusatoria con elementi idonei a giustificare un eventuale rinvio a giudizio di Conforti, presentando, infatti, un quadro probatorio del tutto inadeguato a reggere l’accusa in giudizio. Accolta, dunque, la tesi difensiva degli avvocati Rigoli ed Altomari, i quali, nell’udienza “filtro”, qual è l’udienza preliminare, hanno messo in evidenza l’assoluta carenza di elementi di riscontro dei fatti narrati dal querelante, a sua volta imputato in un altro procedimento per stalking nei confronti proprio di Conforti. La presenza di elementi insufficienti e contradditori sono stati considerati non idonei a sostenere l’accusa in giudizio. Si chiude con una “sentenza di non luogo a procedere” il calvario giudiziario di Luca Conforti.