La denuncia di Manageritalia. Debutta ‘stressometro’ in azienda
Stress: l’83% degli italiani sotto pressione
La denuncia di Manageritalia. Debutta ‘stressometro’ in azienda
(ANSA) ROMA – L’83% degli italiani e’ stressato dal lavoro. Lo denuncia un rapporto di Manageritalia, a pochi giorni dall’entrata in vigore del cosiddetto ”stressometro” che obbliga le imprese a misurare lo stress dei dipendenti. E i manager – secondo la ricerca – si candidano a svolgere un ruolo chiave nel rendere piu’ favorevoli le condizioni di lavoro, la produttivita’ e la conciliazione tra lavoro e vita personale. Dalla ricerca emerge, in particolare, che si sente stressato molto il 7%, abbastanza il 23% e un po’ il 53%. Solo il 17% dichiara di non sentirsi sotto pressione. Sono le donne a sentirsi piu’ stressate, l’ 89%, rispetto agli uomini, il 77%; piu’ i giovani che i lavoratori anziani: l’87% della fascia di eta’ tra i 24 e 44 anni rispetto al 74% degli over 55. Manageritalia ricorda che in Italia le vittime dello stress da lavoro correlato in Italia riguarda sono 4,58 milioni, ma ben 10 milioni di lavoratori (il 43% del totale) percepiscono lo stress sul posto di lavoro come un fattore di rischio per la salute. Piu’ a rischio sono i lavoratori tra i 35 e i 44 anni, soprattutto le donne e i precari. ”Contrastare lo stress sul posto di lavoro – dice Lorenzo Guerriero presidente di Manageritalia – permette anche di ridurre i costi in azienda, perche’ spesso questo si traduce in bassa produttivita’, ore di lavoro perse e aumento delle assenze per malattia. E, fattore non secondario, permette di migliorare la salute dei cittadini e ridurre i costi sociali. E’ indubbio che i cambiamenti avvenuti nell’organizzazione del lavoro portino a nuovi tipi di rischi e richiedano nuove soluzioni. Pensiamo a come il maggior utilizzo del computer e del telefono e la staticita’ alla scrivania incidano per alcuni lavori e come la forte mobilita’ territoriale, anche all’estero, l’utilizzo di cellulari per altri diano vita a nuove e crescenti patologie (come alla vista o alla schiena) e all’aumento di certi infortuni. Per migliorare tutto questo ottemperando quanto prevede la legge, ma soprattutto per andare oltre, i manager hanno un ruolo chiave”.
MANAGER, MIGLIORARE IL LAVORO SI PUO’: gli oltre mille dirigenti intervistati da Manageritalia ritengono possibile un miglioramento dell’organizzazione del lavoro per andare incontro alle esigenze dei singoli riuscendo allo stesso tempo a migliorare clima e produttività (77%) e ottenendo gli stessi risultati (64%). Un problema che non e’ solo femminile, visto che anche gli uomini hanno difficolta’ a conciliare vita professionale e personale (40%).
IL TECNO-STRESS: tra le cause piu’ frequenti dello stress collegato al lavoro ci sono l’introduzione di nuove tecnologie, per le quali spesso i lavoratori non si sentono adeguati e la precarieta’.
83% ITALIANI STRESSATI: gli italiani- secondo un’indagine effettuata da AstraRicerche su un campione di 1.092 individui rappresentativo della popolazione italiana tra 18 e 70 anni – si dicono nella stragrande maggioranza dei casi (83%) stressati. Tra le cause di stress ai primi post – dopo la crisi economica (68%), il non aver abbastanza soldi da risparmiare per il futuro (63%) e per pagare i conti oggi (57%) – viene il lavoro che si fa (56%) e, seppure piu’ distanziate, altre cause legate al lavoro: il rischio di perdere il lavoro o la perdita del lavoro (46%) e il proprio capo (32%) e i colleghi (25%) e le fatiche del pendolarismo (25%).
redazione@approdonews.it