banner bcc calabria

Tabularasa 2015, “No hate, just love”

banner bcc calabria

banner bcc calabria

Tabularasa diventa luogo di incontro per parlare di amore, uguaglianza e diritti. “No hate, just love”, questo il titolo della conversazione che ha visto protagonisti a Piazza Italia otto interlocutori a colloquio con la giornalista Paola Bottero. Una serata che si propone come il secondo capitolo di un’avventura iniziata un anno fa, sempre sul palco di Tabularasa, quando sul palco era presente l’indimenticato musicista Mimmo Martino, al quale è stata dedicata la serata. Anche questa sera, come l’anno scorso, si è discusso della comunità LGBT, delle lotte per il riconoscimento dei diritti, delle attività dell’Arcigay e di tante altre associazioni che da anni si impegnano in tutta Italia per tutelare la comunità omosessuale e transessuale. Ad aprire il dibattito la presidente del MIT – Movimento identità transessuale – Porpora Marcasciano, che a Reggio Calabria ha trascorso la sua infanzia e che ha ricordato la sua esperienza in occasione del primo gay pride calabrese, un anno fa: “Tornare a Reggio l’anno scorso è stata un’esperienza che non avrei mai immaginato – ha raccontato – perché avevo pensato a questa città come una città chiusa, retriva, mentre l’anno scorso è stata una splendida sorpresa, ho ritrovato una terra completamente all’opposto di quello che mi aspettavo”.

Anche Vanni Piccolo, attivista LGBT da più di vent’anni e reggino di origine, ha raccontato il proprio ricordo commosso per l’evento di un anno fa, che ha coinvolto oltre duemila persone arrivate da tutta Italia a Reggio Calabria: “E’ stato un successo – ha detto – ricordo i sorrisi, la festa, la voglia di gridare al mondo di essere orgogliosi di essere omosessuali, lesbiche e transessuali. Io non me l’aspettavo. Ancora oggi – ha aggiunto – c’è chi dice che le adozioni per gli omosessuali sono contro natura e io questa parola non la voglio sentire più, soprattutto in una città come Reggio che ha avuto il coraggio politico culturale di dire ‘Reggio vuole il registro delle unioni civili’”. Il registro delle unioni civili è stato approvato dal Comune di Reggio Calabria due mesi fa, un’approvazione che Lucio Dattola, presidente dell’Arcigay di Reggio Calabria, ha definito “una conquista per tutti noi, e ancora oggi non ci fermiamo. Con il prossimo gay pride, l’1 agosto, intendiamo alzare i livello. Vogliamo dare qualcosa di concreto, vogliamo che dal pride esca un documento che possa essere presentato e firmato da onorevoli, parlamentari europei, ma soprattutto da realtà associative riconosciute da varie nazioni lontane da noi. Per questo, avremo la presenza di comunità LGBT internazionali provenienti da tutto il mondo”. Attivista Arcigay di Reggio Calabria e coordinatrice dello “sportello trans e transgender RC”, Michela Calabrò ha raccontato il suo impegno verso la comunità transessuale, un lavoro partito in sordina ma che ad oggi coinvolge più forze sociali, tra cui alcuni collettivi studenteschi universitari, “affinché ogni cittadino sia libero nella propria città”.

Anche l’A.G.E.D.O., Associazione di genitori parenti e amici di omosessuali, bisessuali e transessuali ha portato la propria presenza sul palco di Tabularasa, con la militante Dolores De Marco, che ha definito i genitori di Reggio Calabria “persone fantastiche”, e con la presidente Mirella Giuffrè, che ha ricordato l’importanza dell’amore verso i figli, un amore “che prevale sempre, anche grazie all’associazione che aiuta le famiglie e gli amici in un percorso di riequilibrio”.

La scrittrice e cantautrice Alessandra Nicita ha presentato il suo libro “Arrivò l’amore e non fu colpa mia”, un elogio all’innamoramento, all’amore “che non è mai contro natura, non si dovrebbe mai fare la guerra sull’amore”, e la giornalista Francesca Vecchioni, figlia del cantante Roberto Vecchioni, tramite il suo libro “Ti innamorerai senza pensare” ha raccontato la sua esperienza di donna, figlia e mamma omosessuale: “Nessun genitore arriva con il libretto di istruzioni – ha detto – bisogna sempre ricominciare da capo, e avere tanta pazienza”.

Gli ospiti di Tabularasa hanno rivolto un invito ai cittadini affinché partecipino al prossimo gay pride, in programma l’1 agosto alle 18 in Piazza Italia. La serata è stata conclusa con un omaggio musicale di Alessandra Nicita.