Nel primo giorno della Tredicina di Sant’Antonio, i ladri si sono introdotti nelle stanze dei padri rubando circa 5.000 euro raccolti per la festa dai volontari
Taurianova, furto al Convento dei cappuccini
Nel primo giorno della Tredicina di Sant’Antonio, i ladri si sono introdotti nelle stanze dei padri rubando circa 5.000 euro raccolti per la festa dai volontari
Mentre era in corso la Tredicina di Sant’Antonio e tutti, padri cappuccini, coristi e
fedeli, erano in chiesa a recitare le relative preghiere, uno o più scaltri
ladri si sono introdotti dentro il Convento ed hanno rubato tutte le offerte
sin qui raccolte per la festa al celebre santo, che in città è una tradizione
ultrasecolare ed è molto sentita. Il brutto episodio si è verificato la sera del 31 maggio, che rappresenta il primo
giorno della Tredicina, che si conclude il dodici di giugno, il giorno prima
della festa vera e proprio del tredici. La notizia è stata, però, resa nota
solo un paio di giorni dopo. Il furto si è verificato attorno alle 20.30. In
quel frangente il superiore del convento, padre Benigno Morabito, era intento,
sull’altare, nella lettura delle preghiere. A fianco c’era il predicatore padre
Claudio, mentre l’altro monaco, padre Francesco era fuori sede. In chiesa ed
intorno alla chiesa c’erano molte persone, com’è consuetudine. I malviventi si
sono introdotti da una porta laterale, che poi non è molto istante da quella di
ingresso della chiesa, attorno alla quale c’è il convento dove risiedono i
padri cappuccini. Sono entrati senza forzare la porta, usando delle chiavi o, probabilmente, una
specie di passepartout. Una volta dentro sono riusciti, approfittando del
momento di preghiera, ad intrufolarsi nelle stanze dei padri ed in particolare
in quella di padre Benigno, anch’essa chiusa a chiave ed aperta senza colpo
ferire. Da rilevare che tutte le chiusure del convento erano state sostituite
da poco tempo, particolare che rende ancor più misterioso l’evento.
I ladri sono penetrati dentro la stanza del Superiore, forse ben consapevoli che
lo stesso è solito tenere in questo posto, sebbene momentaneamente, le offerte
che riceve dai fedeli per la festa, ed hanno asportato un contenitore con delle
buste. Dentro c’erano circa cinquemila euro raccolti dai volontari che fanno
parte del Comitato feste. Hanno lasciato stranamente la luce accesa, circostanza che tra l’altro ha fatto poi
subito capire che c’era qualcosa di strano allo stesso padre Benigno, che prima
di uscire dalla sua camera l’aveva spenta, e sono usciti rifacendo il percorso
iniziale all’inverso. Per fare questo tragitto hanno dovuto attraversare scale
e corridoi, col rischio concreto che qualcuno si accorgesse di tutto.
Sta di fatto che è toccato allo steso padre Benigno, pochi minuti dopo, subito
insospettito dalla luce accesa nella sua stanza, a fare l’amara scoperta che
ora mette a repentaglio tutto il programma della festa. Anche per questo è
stato fatto un appello ai fedeli a voler essere comprensivi della situazione ed
a rifare le offerte. Il Superiore ha immediatamente allertato i carabinieri della locale
compagnia.